Trekking in Valle d’Aosta: scopriamo quali sono i percorsi adatti a tutti. Scopriamo quali sono.
La Valle d’Aosta e i suoi magnifici panorami possono essere scoperti non soltanto con le ormai proverbiali camminate, ma anche con una mountain bike A rendere fattibile questa ipotesi i due percorsi più famosi in assoluto, ovvero le due Alte Vie. Messe insieme sono in grado di dare vita a circa 330 chilometri di percorso, formato da ben 34 comuni, durante i quali si sale a 3.300 metri e si superano ben 25 colli, compresi il Monte Bianco, il Rosa, il Gran Paradiso e il Cervino. Un percorso degno del Giro d’Italia, cui non di rado queste vette contribuiscono.
L’Alta Via dei Giganti si dirama sul versante nord della Vallée, iniziando da Donnas, nel fondovalle, per arrivare a Courmayeur e servono circa 17 giorni, tra le tre e le cinque ore di marcia ogni giorno, per ultimarla.
Dopo il rifugio Alpenzu, si arriva in Val d’Ayas, passando per il comprensorio Monterosa Ski, ove è possibile ammirare i rascard, abitazioni costruite utilizzando tronchi di abete, pino e larice, dotate di piedi in legno e pietra.
Nella conca che si stende alle pendici di Petit e del Grand Tournalin è quindi possibile proseguire verso la Valtournenche, impreziosita dalla Breuil-Cervinia, vera e propria icona del grande sci internazionale e dell’alpinismo, diventata ormai da tempo meta tradizionale per biker ed escursionisti.
Da qui inizia la successiva tappa, ove è possibile ammirare il più alto santuario d’Europa, la Madonna delle Nevi, a quota 2.656 metri, ai piedi della Becca del Merlo, per poi iniziare la discesa verso Saint-Rhémy-en-Bosses, ove è possibile degustare il prosciutto Vallée d’Aoste Jambon de Bosses dop, prima di giungere alla tappa più dura, che consente infine di raggiungere Courmayeur con il traguardo fissato al rifugio intitolato al grande alpinista Bonatti.
Proprio A Courmayeur, dalle pendici del Monte Bianco, inizia l’Alta Via n. 2, nota a sua volta come Alta Via Naturalistica. Il percorso sfiora il Parco regionale del Mont Avic e si inoltra nel Parco nazionale del Gran Paradiso.
In questo caso sono previste 14 tappe giornaliere, che hanno origine dall’abitato di Courmayeur. La prima tappa di rilievo è il ghiacciaio del Rutor, reso ancora più suggestivo dalla presenza di tre cascate, che introduce alla Valgrisenche e, in rapida successione. alla valle di Cogne, nel cuore del Parco nazionale del Gran Paradiso, diventato tale nel 1822, dopo che nel 1856 Vittorio Emanuele II ne aveva fatto una riserva reale di caccia protetta. Proprio una delle cinque case di caccia del re, il rifugio Vittorio Sella, rappresenta il punto più alto dell’intero percorso, coi suoi 3.296 metri.
Con la discesa a Cogne, il cammino prosegue verso le ultime tappe, ovvero la valle di Champorcher, e Donnas, il punto da cui inizia l’anello.
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