Se sei in cerca di ispirazione per un viaggio a base di trekking estremo, il continente americano ha tutto quello che ti serve.
Per chi ama camminare una delle soluzioni è quella di inserire il trekking nel proprio percorso vacanze. Abbiamo quindi deciso di guardare al continente americano e trovare quelli che sono i percorsi più difficili ma più belli che puoi fare, per portare a casa tanti ricordi entusiasmanti. Ricordando comunque che ognuno ha la propria idea di trekking estremo e che, se sei un po’ fuori allenamento, potrebbe anche bastare un livello moderato.
Il continente americano ovviamente comprende tutto ciò che c’è tra il Canada e la punta estrema della Patagonia. Per questo motivo, due percorsi che abbiamo deciso di nominare sono uno il percorso denominato Kalalau, nell’arcipelago delle Hawaii, e l’altro è il percorso denominato Torres del Paine, in Cile. Il percorso Kalalau è classificato come moderato, si può percorrere in due giorni e collega la valle di Kalalau a Kaua’i.
La bellezza di questo percorso è che sembra avere incorporato il proprio allenamento. La prima parte è infatti abbastanza facile, anche se offre già una vista spettacolare sulla natura selvaggia dell’arcipelago americano. La difficoltà poi lentamente cresce fino a raggiungere il suo massimo poco prima della discesa a Kaua’i. Attenzione però perché il percorso ha alcuni passaggi a strapiombo e molto vicini all’acqua. In caso di pioggia meglio fermarsi prima o tornare indietro.
Il percorso che si snoda invece all’interno del parco nazionale Torres del Paine del Cile è considerato uno dei più difficili del continente e si percorre, se vuoi farlo tutto, in nove giorni per un totale di 136 km. Ovviamente la fatica e la difficoltà è ricompensata lungo tutto il sentiero da paesaggi da cartolina. Una delle difficoltà che potremmo definire nuove è quella di trovare un alloggio nei campeggi. Dato che il percorso infatti sta diventando molto famoso tra gli appassionati del trekking estremo e non solo, potrebbe essere difficile trovare un posto per riposarti. Meglio prenotare con largo anticipo.
Un terzo percorso, che si fa in circa una settimana, è il cosiddetto sentiero Inca. 33 km in un anello che è un vero e proprio viaggio nella storia. Il sentiero che infatti porta a Machu Picchu ora è lo stesso sentiero che all’inizio del secolo fu segnato dagli esploratori che per primi tornarono nella città capitale del grande impero precolombiano.
E forse proprio a causa di quella che è la meta più interessante di questo percorso, come il percorso della Patagonia, anche qui occorre prenotare con largo anticipo. Perché il sentiero non è aperto a tutti e vengono rilasciati infatti solo 500 permessi ogni giorno. Il percorso sale fino a oltre 2000 metri e si insinua nella cosiddetta Valle Sacra. Per chi non volesse tutta l’esperienza ma solo recarsi a Machu Picchu ci sono nuovi percorsi più turistici, messi a punto proprio per chi non si sente di fare trekking estremo ma ha comunque voglia di un viaggio nel passato.
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