Una tourism tax, tassa sul turismo, per tutti coloro che vogliono andare in vacanza negli Stati Uniti è stata proposta dal governo USA e, in caso venisse approvata la legge, i turisti diretti oltreoceano si troveranno costretti a dover aprire il portafogli esclusivamente per il loro status di visitatori.
Dieci dollari: un contributo per finanziare il piano promozionale del governo Usa e contribuire alla creazione della Corporation for Travel Promotion, la partnership a carattere misto pubblico-privato la cui legge costitutiva è stata già approvata dal Senato e aspetta ora la ratifica del presidente Barack Obama.
A pagare la tassa dovranno essere tutti i viaggiatori stranieri che volessero recarsi negli Stati Uniti, provenienti dai Paesi aderenti al programma Viaggio senza visto, di cui fa parte anche l’Italia.
La poposta fa parte del Travel Promotion Act che ha l’obiettivo di infondere nuova vita all’industria americana del turismo, che ha subito un grave colpo dalla recessione globale.
Ma le critiche non sono mancate. Si teme che l’introduzione del TPA potrebbe effettivamente fare ulteriori danni al turismo verso gli Stati Uniti.
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