Un angolo di paradiso, una vallata incantata dove il tempo sembra essersi fermato. Torre Pellice si trova al centro dell’omonima Valle, circondata dai monti che d’inverno con le loro cime innevate offrono un paesaggio ovattato mentre in primavera, con il rigoglio della vegetazione, donano spettacolari giochi di colori.
Un piccolo comune del Piemonte, con meno di 5.000 abitanti, che racchiude tutta la ricchezza di un popolo, quello Valdese, che lì custodisce tutta la sua storia.
E’ intorno al 1200 che la Val Pellice inizia a popolarsi di Valdesi ed è proprio in una grotta nei pressi di Torre Pellice che nel settembre 1590 ha luogo il Sinodo di Chanforan, con il quale i Valdesi aderiscono alla Riforma Protestante.
I Valdesi vengono perseguitati per più di tre secoli, nel 1686 in molti sono costretti ad espatriare in Svizzera per evitare le persecuzioni.
Solo nel 1848, Carlo Alberto pone fine per sempre alle discriminazioni nei loro confronti, con l’editto di pacificazione.
Da allora, tutti gli anni i Valdesi, la notte tra il 16 e il 17 febbraio, si ritrovano numerosi per festeggiare la liberazione, accendendo grandi fuochi all’aperto nella valle.
Passeggiando per le sue stradine si respira tutto il fascino della sua storia. Un modo rilassante per trascorrere un week end di primavera. E per gli amanti della buona cucina, immancabile una tappa nel celebre ristorante Flipot, una vera istituzione nella zona, due stelle nella guida Michelin.
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