Il più grande vulcano del mondo ha recentemente eruttato di nuovo. Gli scienziati sono preoccupati per i danni alla stazione della CO2.
Siamo al Volcanoes National Park delle Hawaii. Domenica 27 novembre ha iniziato ad eruttare il Mauna Loa, il vulcano più grande del mondo. La colata lavica sta scendendo i suoi pendii da giorni e si sta avvicinando piano piano alla Daniel Inoue Highway.
L’US Geological Survey sta notando tassi alti di terremoti nelle fessure che al momento sono attive, e questo significa che il flusso di lava non si sta fermando. Ci sono fessure attive nella parte nord-orientale, ma le fuoriuscite dalla caldera e dall’area sud-occidentale si sono arrestate.
Mauna Loa è enorme, con un’area di 5.271 km quadrati. Per darti un’idea delle dimensioni, considera che il vulcano più grande d’Europa, l’Etna, ha una superficie di circa 1.190 km quadrati.
Mauna Loa significa “lunga montagna” in nativo hawaiano. Infatti, data la sua forma, questo vulcano è più largo che alto, quindi in realtà è definito a scudo. Questa morfologia è il risultato di eruzioni effusive, in cui il magma a bassa viscosità erutta lentamente e scorre lungo dolci pendii.
L’Etna è uno stratovulcano, cioè un vulcano a forma di cono (come si evince dalla sua forma), al contrario presenta eruzioni molto viscose, esplosive e sature di gas.
Ci sono state circa 33 eruzioni dal 1843, la più tragica delle quali si è verificata nel 1950, quando la lava ha raggiunto la città di Ho’ōpūloa e ha distrutto strade e case. Nel frattempo, l’ultima eruzione è avvenuta 38 anni fa. Fortunatamente, la colata lavica ha raggiunto i 5 km dalla città di Hilo.
Quest’ultima eruzione, durata 22 giorni, ha rilasciato nell’atmosfera 15.000 tonnellate di anidride carbonica ogni giorno, più o meno lo stesso che emette un 2.400 SUV all’anno.
Nel tempo, l’aumento dei terremoti attorno al vulcano ha indicato sempre la vicinanza di un’eruzione. Come previsto, i vulcanologi hanno registrato un aumento dell’attività sul Mauna Loa nelle ultime settimane, con dozzine di terremoti, poco profondi e piccoli, vicino alla vetta.
L’osservatorio del Mauna Loa è un luogo dove gli scienziati possono misurare la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. L’osservatorio è stato costruito nel 1958 e da allora tiene traccia della quantità di CO2 presente nell’aria.
Purtroppo, a causa di questa recente eruzione, i sensori dell’osservatorio sono andati distrutti. Senza queste informazioni, sarà molto più difficile per gli scienziati comprendere gli effetti del cambiamento climatico.
Tuttavia, le eruzioni non possono causare cambiamenti climatici, perché le loro emissioni costituiscono una percentuale molto piccola della CO2 che produciamo. Sarebbe sbagliato cercare di incolpare i vulcani per il cambiamento climatico quando le principali fonti di CO2 provengono dall’attività umana.
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