Torino: scopriamo cosa fare nei dintorni della prima Capitale d’Italia e oggi capoluogo del Piemonte. Ecco cosa vedere.
Torino è stata la prima capitale del Regno d’Italia, detenendo tale funzione per poi cederla a Firenze, prima dell’annessione di Roma, avvenuta nel 1870. Se il capoluogo piemontese conserva molte tracce del passato sabaudo, anche il suo entroterra è in grado di offrire mete turistiche di notevole rilievo agli amanti della gita fuori porta.
Scopriamo in questa guida cosa fare e cosa vedere nella prima Capitale d’Italia: Torino.
La prima meta da prendere in considerazione nell’hinterland di Torino non può che essere Venaria Reale, con la sua Reggia. Considerata la Versailles dei Savoia, da questi fu a lungo usata per le battute di caccia e le feste da ballo della corte. Lungo i 950mila metri quadrati della sua estensione sono dislocati una serie di complessi espositivi, a partire dalle Scuderie Javarriane, dal Centro Conservazione e Restauro e dal Castello della Mandria. Oltre ai celebri giardini, in particolare quelli all’inglese e delle Rose e dei Fiori. L’intera area è patrimonio UNESCO sin dal 1997.
Per gli amanti della buona tavola è poi impossibile ignorare Alba, la capitale mondiale del tartufo. Posizionata all’interno di un altro patrimonio UNESCO, le Langhe, occorre percorrere una cinquantina di chilometri per raggiungerne il centro storico, d’epoca medioevale. Il vero cuore pulsante della città è Piazza Risorgimento, ove è possibile ammirare il Duomo e il Palazzo Comunale.
Tra i resti più notevoli del passato le tre torri che erano delegate alla difesa cittadina, Torre Bonino, Torre Astesiano e Torre Sineo. Naturalmente, all’interno delle mura cittadine sono disseminati un gran numero di ristoranti pronti a servire specialità basate proprio sul tartufo.
Altro Patrimonio UNESCO alle porte di Torino è poi Ivrea, il capoluogo del Canavese che ogni anno è meta di un gran numero di turisti intenzionati ad assistere alla celebre battaglia delle arance, in concomitanza con il Carnevale.
Se il simbolo cittadino è il Castello, descritto da Carducci, sono assolutamente da ammirare anche il Duomo di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Bernardino, in stile gotico, l’anfiteatro romano, il Museo Civico P.A. Garda e quello all’aperto di Architettura Moderna.
Infine, un luogo che è ormai noto a tutti gli appassionati di calcio, e non solo, ovvero Superga. Il muraglione della sua cattedrale, ogni anno è meta di pellegrinaggio in occasione del 4 maggio.
In quello del 1949, infatti, contro di esso si schiantò l’aereo che stava riportando a casa Valentino Mazzola e gli altri componenti della più grande squadra di calcio mai apparsa in Italia, un vero e proprio simbolo della rinascita del Paese dopo le distruzioni del secondo conflitto mondiale. Un evento tristissimo ed epocale che ha paradossalmente reso famoso il pur pregevole complesso settecentesco realizzato in stile barocco da Filippo Juvarra.
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