E’ il grattacielo più alto d’Italia, misura ben 231 metri ed il suo utilizzo è davvero singolare. Si trova a Milano ed è proprio uno dei simboli della città futuristica che potrà diventare da qui a qualche anno. Progettato dall’Architetto Cesar Pelli, purtroppo scomparso nel 2019, si tratta di una enorme torre in grado, insieme al progetto di rigenerazione urbana, di rivoluzionare il volto della zona.
Il grattacielo più alto d’Italia è, ovviamente, la Torre Unicredit. Il quartier generale del gruppo bancario Unicredit, inaugurato nel 2014, progettato e realizzato dallo studio architettonico Pelli Clarke Pelli, in particolare dall’ormai compianto Cesar Pelli, all’interno del progetto Porta Nuova. La struttura futuristica sorge all’interno della zona tra la porta dello Zanoja, Porta Garibaldi, Isola e Piazza della Repubblica.
In particolare ad ospitare la Torre è la Piazza Gae Aulenti. All’interno dell’enorme struttura che va, appunto, a grattare il cielo, uffici e depositi per un totale di 4.000 dipendenti ospitati. Un dito puntato verso il cielo 231 metri di altezza strutturale, con in cima la guglia detta anche Spire, all’interno della quale si trova l’antenna. L’edificio è il più alto d’Italia stando proprio alla classificazione internazionale.
Questa, infatti, tiene in considerazione solo l’altezza strutturale e non quella raggiunta grazie all’antenna. In base a questi criteri, dunque, la Torre Isoaki diventa la seconda in classifica. Primato indiscusso e solitario, dunque, per il quartier generale della Unicredit. La struttura davvero all’avanguardia, del resto non poteva che essere così, è realizzata in calcestruzzo ad alta resistenza.
L’azienda Holcim produttrice del materiale lo ha realizzato apposta per la costruzione di questa gigantesca torre. Il grattacielo, tra l’altro, è rivestito di una sorta di membrana vetrata, la disposizione a vela gli concede quel caratteristico effetto riflettente. Le forme semicircolari, sinuose, si integrano a perfezione con piazza Gae Aulenti, quest’ultima progettata proprio dallo stesso Cesar Pelli, il quale aveva già in mente il progetto della Torre, rendendo così il tutto armonioso.
La Torre Unicredit, naturalmente, per essere in tutto e per tutto un progetto futuristico è stata costruita tenendo presente di quelle che sono le caratteristiche ecosostenibili. Il certificato Leed Gold dell’US Green Building Council stabilisce, in maniera inoppugnabile, proprio la sostenibilità ambientale dell’edificio realizzato, quindi, tenendo presente il risparmio energetico ed il controllo dell’illuminazione naturale. Lo stesso calcestruzzo utilizzato, del resto proviene da materiale riciclato a chilometro zero.
Un gioiello di architettura, insomma, giganteggia in una Milano sempre di più rivolta all’Europa ed al futuro, la sommità della Torre è visibile fino a 10 chilometri di distanza. I 231 metri si possono percorrere tutti in ascensore, al tempo record di 40 secondi. Secondo l’Emporis Skyscraper Award, l’edificio realizzato da Pelli, sarebbe all’ottavo posto degli edifici più belli al mondo per l’anno 2012.
La torre, ovviamente, ospitando gli uffici della Unicredit è chiusa al pubblico. Ci sono, però, ricorrenza particolari in cui l’edificio diventa pubblico per una giornata e lo si può visitare senza problemi.
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