Tamara de Lempicka – La regina del moderno: così si chiama la mostra dedicata alla pittrice polacca in programma dall’11 marzo al 10 luglio 2011 al compleso del Vittoriano. L’icona dell’Art Déco arriva finalmente nella città di Roma con oltre 120 opere, alcune delle quali vengono esposte per la prima volta in Italia: 5 quadri arrivano addirittura dalla collezione privata di Jack Nicholson, il noto attore hollywoodiano.
La mostra ripercorre la carriera di questa affascinante artista, che fu una delle migliori interpreti degli anni Venti e Trenta in Europa, una donna elegante e sofisticata, ma anche emancipata e indipendente, conosciuta in tutta la mondanità europea per i suoi comportamenti sessualmente ambigui: era bisessuale dichiarata. Anche se il mito della “donna moderna” per eccellenza si afferma soltanto dopo la sua scomparsa, negli anni Ottanta, grazie al collezionismo di personaggi famosi come Madonna, Barbra Streisand e Donna Karan, oltre al già citato Jack Nicholson. Sicuramente una delle mostre di Roma da non perdere nel 2011, ma ora andiamo a scoprire qualcosa in più.
Tamara de Lempicka, figlia di una polacca di origine francese e di un agiato ebreo russo, nacque a Mosca per poi trasferirsi a Parigi dopo la Rivoluzione d’Ottobre. Visse anche un periodo in Italia, dove fu ospite niente meno che di Gabriele D’Annunzio, rifiutando il suo spietato corteggiamento. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale approdò poi negli Stati Uniti e passò gli ultimi anni della sua vita in Messico, a Cuernavaca, dove morì. Un breve sunto della sua vita per far capire lo spirito cosmopolita dell’artista: uno spirito che si riflette nelle sue opere fino a creare uno stile del tutto personale.
La mostra al Vittoriano di Roma intende non solo esporre i suoi quadri più celebri, ma anche cercare una nuova lettura della sua carriera, approfondendo i legami con il Futurismo, in particolare un suo legame con Enrico Prampolini, e presentando dipinti mai esposti prima, come il Ritratto di Madame P., che addirittura era considerato perduto ed era noto solo attraverso un’antica foto in bianco e nero.
Tra le opere esposte menziamo La bella Rafaela, una modella parigina presente in molti suoi quadri, come Il sogno (Rafaela su fondo verde); Kizette in rosa, che ritrae la figlia Marie Christine, detta Kizette; Natura morta con uova, dove si ispira all’arte fiamminga; Nudo con grattacieli e Il telefono II che mettevano in scena le novità straordinarie dell’epoca; La sciarpa arancione e La sciarpa blu, sullo sfondo di una Parigi elegante e decadente.
Se siete appassionati d’arte, in questo stesso periodo si svolge a Roma un’altra bellissima mostra, quella su Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale: ci troviamo in un’epoca completamente diversa, ma l’anticonformismo è un filo comune che lega entrambi gli artisti.
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