Non tutti hanno scelto il periodo più caldo concedersi il meritato riposo, qualcuno ha aspettato che smaltisse il caos, che i viaggi fossero più liberi, che la scelta fosse più economica e partirà fuori stagione. Proprio per questi ultimi si apre una nuova prospettiva: la possibilità di raggiungere lo Sri Lanka e senza visto.
Proprio in questi giorni, infatti, il governo di questo Paese, isola nell’Oceano Indiano, situato a sud dell’India e che mette a disposizione dei suoi visitatori un territorio estremamente variegato con ampie distese di sabbia, altipiani, ma anche foreste pluviali, ha deciso di concedere l’accesso turistico ai viaggiatori provenienti da 35 Paesi senza visto.
Tra gli altri che potranno beneficiare di questa agevolazione ci sono gli italiani, ai quali si sommano anche gli inglesi, i cinesi, gli indiani, i russi. Questo nulla osta rivolto a una stretta cerchia di visitatori, non è altro che il tentativo di dare impulso all’economia locale attraverso il rilancio del turismo. Un’idea concreta che vuole risollevare l’isola asiatica dalla situazione di difficoltà che sta attraversando.
A partire dal 1 ottobre prossimo tutti i visitatori che appartengono a uno dei 35 Paesi previsti potranno raggiungere lo Sri Lanka con un visto di 30 giorni, rientrando così in un programma pilota che ha la durata di sei mesi. A darne notizia è stato il ministro dei Trasporti Bandula Gunawardana. Ma si tratterebbe solo del primo passo per arrivare a far diventare senza visti quest’isola, proprio come avviene per altre realtà come la Cina o il Vietnam. Il mezzo deve servire a dare una sferzata all’economia in crisi.
A infliggere un duro colpo allo Sri Lanka sarebbe stata la pandemia da Covid. Solo quest’anno sembra che le visite siano tornate ad aumentare, ma probabilmente il governo è convinto che occorre un ulteriore intervento per far rifiorire l’economia locale e pertanto ha dato il via libera ai turisti provenienti da: l’Italia, Arabia Saudita, Australia, Austria, Bahrain, Belgio, Bielorussia, Canada, Cechia, Cina, Corea del Sud, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Iran, Israele, Kazakhstan, Malaysia, Nepal, Nuova Zelanda, Oman, Paesi Bassi, Polonia, Qatar, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Thailandia.
Dal 2019, quest’anno, è stato il primo nel quale l’isola ha registrato un affluenza turistica pari a 2 milioni di viaggiatori e si stima che anche grazie all’adozione di questa misura, il turismo possa continuare a crescere, stimando complessivamente l’arrivo di 2,3 milioni di viaggiatori.
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