Un luogo perfetto per delle belle passeggiate in qualsiasi stagione. Lo splendido borgo con una vista panoramica unica. Sapete dove si trova?
Un borgo medievale affascinante, situato sulla cima di una montagna. Una cittadina piccina che incanta i visitatori con il suo fascino antico e le sue strade lastricate, ricche di storia e cultura. Famosa per le sue strade pittoresche e affascinanti e le case in pietra, arricchite da balconi fioriti. Insomma un luogo davvero suggestivo all’interno di una regione bellissima, perfetto in ogni stagione per delle bellissime passeggiate. Scopriamo insieme.
Ci sono luoghi che con la loro complessità, dove per complessità si intende il mix di architettura, cultura, paesaggi naturali, vanno bene per tutte le stagioni. In qualsiasi periodo dell’anno si scelga di visitarli, hanno sempre qualcosa di meraviglioso da offrire.
Ci troviamo questa volta in Sicilia, regione amatissima e molto visitata tutto l’anno, ma chiaramente gettonata principalmente durante la stagione estiva per le sue stupende spiagge. C’è però anche questo splendido borgo con una vista panoramica, perfetto per un weekend anche in questo periodo. Si chiama Erice.
Come molti dei luoghi della regione Sicilia, che intreccia le sue origini con le influenze greche, anche il toponimo di questo grazioso luogo ha origine molto curiosa. Inizialmente si chiamava infatti Monte San Giuliano. Questo per via dell’omonimo Monte dove si trova il centro cittadino e dove attualmente risiedono pochi abitanti. La maggior parte si trova attualmente a valle.
Sembra invece che il nome Erice derivi dal greco Eryx. Era uno dei figli di Afrodite, avuti da Bute ed ucciso secondo la leggenda da Eracle.
Erice si trova a ben 750 metri di altezza. Per questo motivo venire qui significa avere la possibilità di fare delle passeggiate eccezionali. La vista è infatti assolutamente impagabile, perché il panorama abbraccia tutto il golfo di Trapani, ma anche le isole Egadi e la Valderice. Rimarrete dunque senza parole davanti agli incredibili tramonti che si godono da qui.
Come la maggior parte dei borghi italiani, anche Erice non è esente dalla bellezza del suo centro storico. Moltissime vie strette che conducono a piazze, chiese, in quello che sembra un saliscendi infinito. La particolarità sicuramente risiede nel fatto che la si può raggiungere con un tratto di funivia che in dieci minuti parte da Trapani e raggiunge la vetta del borgo. Un viaggio breve eppure suggestivo, che permette di ammirare le bellezze della Sicilia sicuramente da un punto di vista unico.
Le antiche origini del territorio, così come in molte altre località siciliane, sono evidenti nell’architettura che porta tracce di influenze normanne, ma anche arabe e romane. Ed infatti uno dei migliori percorsi a piedi in cui notarlo è nella bellissima cinta muraria, che da secoli si trova a difesa della città. Incastona Porta Trapani, ma una delle zone più belle è quella intorno a Porta Spada.
Da Porta Trapani, si arriva al principale luogo di culto del borgo ovvero il Duomo di Erice. Celebre per la sua torre campanaria, la chiesa risale al XIV, costruita per volontà di Federico d’Aragona. Sempre in tema di edifici religiosi da non perdere certamente la tappa alla chiesa di San Martino, se non altro per ammiravi le maioliche e gli affreschi interni.
Gli amanti della natura avranno già sentito parlare dei Giardini del Balio, circondati da Torri medievali come Torretta Pepoli, che altro non è una residenza moresca che attualmente ospita un museo che racconta la storia del borgo.
Il simbolo di Erice è però il Castello di Venere. Si trova in una posizione davvero privilegiata, ovvero arroccato su uno strapiombo. Risale al XIII secolo ed il nome lo si deve al fatto che prima vi sorgeva un tempio dedicato alla Dea Venere. La visita qui è particolarmente suggestiva perché permette una visuale completa di Trapani, delle Egadi e in lontananza anche di Ustica e Pantelleria.
Esaurita la passeggiata culturale, la visita ad Erice è una ghiotta opportunità per immergersi in alcune tradizioni locali. Una di questa riguarda le “Trappite”. Si tratta di tappeti tipici del luogo. L’arte tessile è una tradizione antichissima in questa zona, portata avanti ancora oggi dalle donne del luogo fin dal XII secolo. Profondamente influenzata anche dalla Grecia.
Le “Trappite” sono tessuti realizzati in motivi geometrici a zig zag. Altro fondamentale prodotto locale è la ceramica. Anche in questo caso le ceramiche di Erice sono tra le migliori del territorio siculo. Si riconoscono immediatamente rispetto alle altre che si trovano in Sicilia per via delle tinte pastello, ma anche per gli inconfondibili disegni. Disegni che vengono realizzati interamente a mano, con tecniche tramandate dal XV secolo.
Da non trascurare anche l’aspetto gastronomico della vacanza, perché Erice come tutta la Sicilia, è davvero imbattibile sotto alcuni aspetti. La tradizione culinaria qui affonda le radici nella cultura trapanese. Ovviamente gli arancini sono un simbolo, ma anche il celebre pane cunzato. Un tipo di pane “cunzato”, ovvero condito con pomodorini, olio acciughe e pecorino. Una vera eccellenza sono però i Genovesi. Erice è infatti celebre per la pasticceria e questi sono nient’altro che dei dolci farciti con crema pasticciera di sapore celestiale.
Come arrivare in questo grazioso borgo? Oltre la funivia, Erice è raggiungibile da Trapani in autobus in un’ora scarsa. In auto è possibile parcheggiare lungo la zona di Porta Trapani.
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