Pronti ad immergervi in un viaggio nel tempo? Splendidi reperti trovati in questi giorni in Egitto, risalenti a più di 2000 anni fa. Queste incredibili scoperte stanno attirando l’attenzione di appassionati e studiosi da tutto il mondo.
Sia che siate appassionati di storia o semplicemente curiosi, questi splendidi reperti vi lasceranno senza fiato. Gli esperti ritengono che queste scoperte siano il risultato del duro lavoro degli antichi artigiani egiziani. Grazie a loro oggi possiamo ammirare la maestria dei loro lavori e l’incredibile attenzione ai dettagli.
L’importanza storica di queste scoperte è inestimabile, esse rappresentano un tassello fondamentale per comprendere ancora meglio la cultura egizia antica ed il suo patrimonio culturale. Ecco perché gli studiosi stanno già lavorando intensamente per analizzare ogni singolo reperto al fine di poter ricostruire con precisione la vita quotidiana degli Egizi oltre duemila anni fa.
Cosa sono questi splendidi reperti trovati in questi giorni in Egitto, risalgono a oltre 2000 anni fa? Scopriamolo
Sono stati trovati in Egitto degli incredibili reperti che risalgono a più di 2000 anni fa. Questi ritrovamenti sono una testimonianza della grande e antica civiltà egizia, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’umanità.
Queste nuove scoperte potrebbero aprire la strada ad ulteriori indagini archeologiche ed esplorazioni sul territorio egiziano alla ricerca di altri tesori nascosti. In definitiva, questi rinvenimenti rappresentano un importante tassello nel puzzle della storia umana.
La missione archeologica egiziana ha reso noto oggi che sono stati scoperti due dei più grandi e completi laboratori per la mummificazione umana e animale dell’era antica. Questi laboratori erano utilizzati per l’immersione dei corpi.
Sia per i lavacri che per la infusione in un liquido composito che aveva la funzione di prevenire i processi putrefattivi e saturare i tessuti. La scoperta è avvenuta a Saqqara, 30 chilometri distante dal Cairo, e si ritiene che questi laboratori risalgano alla XXX dinastia, che ha governato tra il 380 a.C. e il 342 a.C.
Ieri si è tenuta una conferenza stampa, durante la quale il ministro del Turismo e dell’Archeologia, Ahmed Issa, ha annunciato la scoperta di due laboratori archeologici a Saqqara, concomitanti alla scoperta di un nuovo sito archeologico.
Il team guidato dal Dr. Mustafa Waziri, Segretario Generale del Consiglio Supremo degli Archeologi egiziani, ha operato nel sito nelle ultime settimane. Il primo laboratorio era specializzato nel trattamento dei corpi umani, mentre il secondo trattava le carcasse animali.
Le due unità erano situate vicino ad un’area cimiteriale. Di conseguenza, i corpi venivano trasferiti qui dal luogo in cui erano deceduti e sottoposti a vari trattamenti in loco. I funerali venivano tenuti in seguito, una volta che tutte le operazioni erano state completate e il lavoro era stato sottoposto a verifica.
Il Dott. Mustafa Waziri, il Segretario Generale del Consiglio Supremo di Archeologia e Capo della Missione, ha informato che due laboratori di mummificazione sono stati scoperti alla fine della 30° dinastia.
Egli ha descritto il laboratorio destinato ai corpi umani come un edificio rettangolare costruito con mattoni crudi, suddiviso internamente in una serie di stanze, tra cui una che presenta due “letti” a vasca per i primi interventi. Questi letti, lunghi circa 2 metri, larghi un metro e alti 50 cm, sembrano essere composti da più pietre, anche se sarà opportuno attendere le immagini per verificarlo con precisione.
Il laboratorio delle mummie, invece, ha rivelato un gran numero di oggetti interessanti, come ceramiche, vasi di profumi e balsami, utensili, pentole e una grande quantità di lino e resina nera che venivano utilizzati per la mummificazione degli esseri umani.
Il direttore generale di Saqqara ha svelato a chi appartenevano queste due tombe, la prima a Ni Hassot BA e la moglie, Tb Um Nefert.
Ni Hassot Ba fu un funzionario di alto rango durante la quinta dinastia dell’antico Egitto (circa 2400 d.C.). Egli era un boiardo di Stato che possedeva numerosi titoli sia religiosi che amministrativi, tra cui il prestigioso titolo di Dieci del Sud. Inoltre, ricopriva l’importante incarico di direttore del servizio di cancelleria ed era anche sacerdote dei potenti dei Horus e Maat.
Mentre la seconda appartiene ad un individuo noto nelle iscrizioni come di Khabar. Visse durante la XVIII dinastia, circa nel 1400 a.C. e rivestiva la carica di sacerdote del dio Qadish, il cui culto aveva origini siriane ed era rappresentato come l’idolo della fertilità.
Le continue scoperte porteranno alla luce i misteri che avvolgono ancor oggi i tanti dubbi che affascinano il passato delle civiltà antiche.
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