Avete voglia di una bella gita fuoriporta? Magari di un weekend all’insegna del relax in abbinamento ad una bella immersione culturale? Andiamo insieme alla scoperta di una cittadina ricca di bellezze.
Punto di partenza per partire all’esplorazione delle bellezze della zona circostante, un luogo di antica tradizione, popolare per la bellezza dei suoi monumenti storici e per alcune antiche tradizioni. Questo spettacolare angolo d’Italia vi farà innamorare, l’ideale per un piccolo viaggio in primavera. Oggi ve lo raccontiamo.
Una città pregna di storia e fascino, la cui storia risale al periodo romano e che ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli. Un luogo che si trova ai piedi delle Alpi Biellesi e rinomato per la bellezza del suo antichissimo centro storico.
Questo bel borgo si trova in Piemonte in provincia di Biella e si chiama Candelo. Nome particolarissimo derivante dal latino candilium.
Gli abitanti delle zone circostanti non hanno dubbi, questo è il luogo ideale da visitare per respirare l’aria del vero Medioevo. Percorrendo le sue strade vi sembrerà che il tempo si sia fermato. Il motivo è da ricercare nella principale attrazione locale, il famoso Ricetto di Candelo.
Anticamente un ricetto indicava un insediamento fortificato. Veniva costruito principalmente circondando il perimetro di mura alte e spesse e torri di avvistamento per proteggere i cittadini dalle incursioni dei nemici. Letteralmente infatti il nome è di origine latina, receptum significa proprio rifugio.
Si tratta di costruzioni medievali molto diffuse nel nord d’Italia e quello di Candelo è uno dei più celebri. Sicuramente è uno di quelli meglio conservati della storia e per questo da sempre al centro di diversi studi, soprattutto per il grande interesse architettonico che da sempre suscita. Se ne sono interessati università di tutto il mondo, soprattutto in Europa.
Sono ben 13.000 i metri quadri di superficie di questa struttura, costruita principalmente di ciottoli disposti a spina di pesce. Visitarlo è una vera esperienza suggestiva, perché visto l’incredibile stato di conservazione, nei secoli ha subito pochissimi interventi manutentivi.
Non stupisce dunque che Candelo sia inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia dal 2002. Solitamente nel mese di maggio il ricetto si anima grazie alla manifestazione “Candelo in fiore”, che con cadenza biennale riveste le strade di composizioni floreali realizzate dai migliori fiorai e vivaisti del territorio biellese.
L’itinerario per visitare Candelo inizia dunque dal centro del Ricetto, Piazza Castello ed il relativo Municipio eretto nel 1819. Qui di particolare pregio è la piazza interna realizzata con pietre di torrente.
Si prosegue poi perdendosi nel silenzio delle “rue” così sono chiamate le strade del luogo, fino ad arrivare al Comune. La visita alla sala consiliare è sempre molto consigliata. Qui vengono allestiti eventi di carattere culturale, esposizioni ed è la sede dell’archivio storico.
Fermatevi ad ammirare le case del ricetto, la maggior parte costruite su due soli piani raggiungibili tramite accesso esterno. Sono attualmente delle proprietà private utilizzate per la conservazione del vino. Possiamo definire il ricetto come un museo a cielo aperto, che regala ai visitatori la possibilità di toccare con mano la vita del tempo.
Molto consigliata è infatti la possibilità di usufruire di una visita guidata di un’ora tramite la ProLoco locale, in modo da non perdere alcun dettaglio di questa bellissima zona. Da non dimenticare inoltre una tappa all’Ecomuseo della Vitivinicoltura, struttura ad ingresso libero.
Terminata la visita all’interno del ricetto è possibile fare una bella camminata nella natura tramite il sentiero denominato Passeggiata degli Alpini e la Riserva Naturale della Baraggia.
In termini di architetture di pregio, come non citare la bella Chiesa di San Lorenzo al cui interno è possibile ammirare un’immagine sacra che raffigura il martirio dell’omonimo santo.
Non sarebbe una vacanza senza almeno una tappa dedicata alle prelibatezze gastronomiche del luogo. Sono diversi i luoghi nei dintorni adatti per l’assaggio del famoso risotto alla Biellese, un riso condito con aglio e formaggi Maccagno e Toma. E poi gli agnolotti con fonduta di Castelmagno, la bagna cauda, la polenta concia. Chiudete il tutto con un bel bicchiere di Ratafia, liquore pregiato a base di ciliegie nere.
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