Sembra un villaggio degli Elfi ma è tutt’altro, cos’è? Non te lo aspetteresti mai

Tradizioni, culture, usanze. Ogni aspetto della vita in Oriente è decisamente differente rispetto a ciò a cui siamo abituati. E così anche quello che a prima vista sembra un villaggio degli Elfi, in realtà narra tutt’altra storia. Ti raccontiamo una curiosa tradizione di Taiwan.

L’Oriente affascina da sempre. La cultura di questi paesi dell’est del mondo ha sempre provocato in noi occidentali una curiosità fuori dal normale verso quella parte del pianeta considerata esotica e misteriosa.

E questo sin dall’antichità, quando persino l’Impero Ottomano costituiva nella nostra visione la soglia tra il mondo civilizzato e classico e quello barbaro e selvaggio, solo perché semplicemente poco conosciuto.

Ancora oggi di fronte a un’usanza o a una tradizione orientale spesso non possiamo fare altro che rimanere a bocca aperta nello scoprire quanto diverso e meraviglioso sia il mondo dalla parte a est del Meridiano di Greenwich.

Sembra un villaggio degli Elfi: così è il cimitero di Taiwan durante la festa di Qingming

Tra le tradizioni più affascinanti del mondo orientale non possiamo non parlare della festa del Qingming, un evento davvero particolare e unico nel suo genere.

Questa festività, celebrata 104 giorni dopo il solstizio d’inverno tra i 4 e i 5 aprile, è anche conosciuta con diversi altri nomi, tutti piuttosto evocativi. Festa della Luminosità Pura, Festa della Luminosità Chiara, Giorno degli Antenati o ancora Giorno della Pulizia delle Tombe.

Questa tradizione è molto antica. Si pensa infatti che risalga a più di 2.500 anni fa. Le fonti storiche però datano le sue origini al 732 dopo Cristo circa, quando a regnare era l’imperatore Xuanzong.

Secondo le documentazioni, i cittadini ricchi di quell’epoca erano soliti celebrare frequentemente i loro avi con cerimonie eccessive e stravaganti, tanto che l’imperatore decise di regolamentarle e limitarle a un solo periodo dell’anno. Ovvero il Qingming.

Per questi popoli il Qingming è un vero e proprio motivo per festeggiare. Le famiglie si riuniscono nei cimiteri per ricordare gli antenati, si dedicano alla pulitura delle tombe, offrono in omaggio cibo e tè e pregano per i propri cari.

Nelle zone rurali c’è chi addirittura porta in dono rami di salice i quali si pensa scaccino via gli spiriti maligni. In alcune zone della Cina, inoltre, vi è anche l’usanza popolare di lasciar volare gli aquiloni e bruciare carta o incenso.

La tradizione del Qingming a Taiwan

Il Qingming è uno dei quattro festival più importanti della cultura cinese insieme al Capodanno lunare, al Dragonboat e al Moon festival. É particolarmente sentito a Taiwan, dove viene celebrato sempre il 5 aprile del calendario gregoriano.

Qui il Festival risale alla dinastia Qun. Si dice che dopo la guerra scoppiata alla fine di questo regno, un uomo chiamato Liù Bang tornò nella sua terra per visitare le tombe dei propri genitori. Al suo ritorno, però, il cimitero era distrutto. Iniziò quindi a pregare tra le macerie quando a un tratto avvenne il miracolo.

Qualcosa cadde dal cielo sulle tombe che cercava per aiutarlo a identificarle. Da quel momento in poi decise che sarebbe tornato ogni anno per pregare per i suoi cari.

A Taiwan durante il festival di Qingming tutte le famiglie non solo visitano le tombe dei propri defunti per commemorarli e rendere loro omaggio o per pulire le loro sepolture strappando via le erbacce, ma portano anche doni come frutta, carne, fiori e tutto ciò che i loro cari avevano amato durante la loro vita.

Esiste poi anche un altro rito solenne, quello del Pei Mu. Durante questa cerimonia vengono portate in dono offerte con specifici significati.

Una torta di riso che augura il raggiungimento di grandi traguardi, erba cipollina e aglio che sono il simbolo della longevità, buccia d’uovo da spargere sulla tomba come segno che dimostri di essere pronti all’avvenire.