Ci sono luoghi inaspettati al mondo che sembrano hotel o musei, ma che in realtà sono dei passaggi obbligati per viaggiare in metropolitana.
A volte non è necessario andare in un museo per ammirare delle opere d’arte. In molte città del mondo ci sono dei luoghi, infatti, che sono dei passaggi obbligati attraversando i quali ci sembra di essere in un museo oppure in un grande albergo di lusso.
Ed è un po’ l’esperienza che si vive scendendo nel sottosuolo di tante città del mondo. Percorsi obbligati per viaggiare, ma che ci permettono di vivere un’esperienza davvero unica. E’ sufficiente scendere per prendere la metropolitana.
Le metropolitane sono presenti ormai in tutte le città del mondo. In alcuni paesi, chi le ha pensate, ha deciso di renderle molto particolari ed affascinanti. E percorrerle, spesso, sembra di entrare in un Grand Hotel di lusso. E la bellezza di questi corridoi rende più piacevole il viaggio.
Mosca, per esempio, ne ospita una tra le più affascinanti. Un sistema di viaggio, quello delle metropolitane, che ha permesso di sfruttare il sottosuolo e di arrivare a destinazione più in fretta. A Mosca è nato nel 1935.
Da allora, gli 11 chilometri iniziali sono diventati 329 e dalle 13 stazioni si è arrivati a 197. Questi numeri fanno della metropolitana di Mosca uno dei più grandi sistemi metropolitani al mondo. E nella costruzione gli ingegneri e gli architetti hanno fatto attenzione anche all’aspetto.
E una delle più belle che quando si entra sembra di essere in un Hotel a 5 stelle, è la stazione di Novoslobodskaya. Fa parte della Linea Kol’cevaja, la linea, cioè, circolare della metropolitana di Mosca. Disegnata da Alexey Dushkin e A.F. Strelkov.
Ha aperto le porte alla popolazione russa il 30 gennaio del 1952. All’ingresso, situato all’angolo nord – orientale di Novoslobodskaya Ulitsa e Seleznevskaya Ulitsa, c’è un grande portico. La particolarità che l’ha resa famosa in tutto il mondo è per la presenza di 32 pannelli di vetro colorato.
Ogni pannello è rifinito da un bordo molto elaborato ed ognuno è illuminato dall’interno. Ogni pannello è, poi, posto tra i piloni della stazione. Questi e gli archi che ospitano le bellissime vetrate, sono ricoperti di marmo rosa degli Urali.
I pannelli di vetro colorato sono opera degli artisti lettoni E. Veylandan, E. Krests, e M. Ryskin. Il design del tetto, inoltre, è basato su favi che rappresentano i giardini botanici della città. E alla fine della banchina c’è un bellissimo mosaico.
È un’opera di Pavel Korin il cui titolo è “Pace nel Mondo”. Nel 2003, inoltre, tutte le vetrate, i candelieri conici che illuminano i corridoi e i mosaici sono stati oggetto di un meticoloso restauro e di pulizia.
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