Monet ha dipinto tanti luoghi famosi nella sua vita ma c’è un angolo di Francia che pochi conoscono e che invece è in moltissime opere.
Come ogni artista, Monet ci ha lasciato una ricca produzione che è composta in parte da rielaborazioni continue dello stesso soggetto. Una delle sue serie più famose è quella che ritrae in diverse ore del giorno la cattedrale di Rouen.
Ma prima della serie dedicata alla cattedrale, raccontata di giorno e di sera, col sole o in una giornata uggiosa il grande padre dell’impressionismo aveva già sperimentato questa sua voglia di guardare alla natura e alla luce nel suo naturale movimento. Un luogo ritratto più volte è la valle di La Creuse.
È sempre affascinante quando, recandosi in un luogo fisico, si può sovrapporre a questo luogo la sua rappresentazione pittorica. Da qualche parte, nascosta a circa tre ore a sud da Parigi, se si viaggia in treno, c’è la valle di La Creuse e i paesini di Crozant e Fresselines.
Piccoli centri a nord di Limoges e di certo fuori da qualunque radar vacanziero, a meno di non voler esplorare la zona in cui si trova la città famosa per le porcellane. Eppure proprio nella valle di La Creuse Monet ha trovato ispirazione per 23 quadri. Che cosa lo ha entusiasmato? Lo stesso paesaggio che ti rimarrà nel cuore.
Perché qui, anche se non sembra esserci nulla, proprio la valle attraversata dall’omonimo fiume Creuse dà vita a paesaggi rumorosi e altamente scenografici.
Quando Monet aveva poco meno di 50 anni, all’inizio del 1889, era in cerca di luoghi da dipingere. Luoghi che potessero essere soggetto di quella pittura all’aria aperta di cui lui e gli altri impressionisti erano nuovi alfieri.
E fu proprio su consiglio del critico d’arte Gustav Geffroy che Monet decise di andare ad esplorare la valle di La Creuse. Questa fascinazione produsse una delle prime serie riconosciute con cui il pittore provò a raccontare per immagini il tempo che cambiava.
Se vuoi esplorare i luoghi che Monet ha rappresentato nei suoi quadri, presso l’ente turismo di Fresselines è possibile recuperare una mappa che segnala tutti gli scorci preferiti dal pittore. Il percorso è poi accompagnato da una serie di cartelli che rappresentano copie delle opere che Monet ha dipinto in modo da poter confrontare la realtà con la visione dell’artista.
E dopo, o forse contemporaneamente, in questa stessa zona sono arrivati tantissimi altri pittori, al punto tale che il villaggio di Crozant (a 15 minuti da Fresselines), diventò conosciuto come il villaggio dei pittori.
L’area forse non è la più accogliente dal punto di vista turistico, anche se è possibile pernottare in luoghi ben tenuti e soprattutto sperimentare un’ottima cucina, ma per gli amanti dell’arte è una meta di pellegrinaggio che va vista almeno una volta.
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