Scoperto un tesoro italiano all’interno di un prezioso relitto. Solo adesso, dopo quattro anni di studi e ricerche, sappiamo di più su questo ritrovamento.
Dopo circa 350 anni tra gli abissi, ecco che un magnifico relitto riemerge in superficie dalle profondità marine nelle quali era rimasto nascosto dal 1672.
Il relitto, in realtà, non è completamente sconosciuto: già nel 2019 gli archeologi e gli scienziati si erano imbattuti in questo reperto storico straordinariamente conservato.
Solo oggi, però, siamo in grado di ricostruire la sua storia e di stabilire con certezza assoluta la sua identità.
Qual è l’identità del relitto ritrovato nel 2019 al largo di Eastbourne (nell’ East Sussex), a 32 metri di profondità e dopo ben 350 anni? Dopo lunghe ricerche e studi approfonditi, ecco che gli esperti sanno finalmente dare una risposta.
I campioni di legno analizzati e altri elementi presi in considerazione dagli esperti non hanno lasciato alcun dubbio: secondo gli studiosi si tratterebbe proprio della nave da guerra olandese Klen Hollandia (piccola Olanda), costruita nel lontano 1656 e affondata durante il suo viaggio di ritorno dall’Italia, intorno alla fine del XVII secolo.
A stupire sommozzatori, volontari, archeologi e ricercatori coinvolti negli studi, sono state le sue condizioni. Il suo status di conservazione, infatti, è stato definito notevole proprio per il suo aspetto straordinariamente e inspiegabilmente intatto.
Nei dintorni della nave i sommozzatori hanno ritrovato anche vari e preziosi reperti. Tra questi: parti dello scafo in legno, cannoni in bronzo, una brocca bellarmino decorata con fiori, bellissime piastrelle di marmo italiano e ceramiche di fattura anch’esse italiane.
Le analisi condotte sul marmo hanno confermato la provenienza della pietra: cave delle Alpi Apuane.
La nave da guerra in questione apparteneva all’Ammiragliato di Rotterdam. Dall’anno della sua costruzione, ha vissuto tutte le battaglie combattute durante la Seconda Guerra Anglo-olandese, avvenuta tra il 1665 e il 1667.
La sua fine, 17 anni dopo la sua costruzione, si deve agli inglesi. Nel 1672 la Klen Hollandia faceva parte di uno squadrone che scortava la flotta di Smirne durante la navigazione dal Mediterraneo alla Manica.
Nei pressi dell’isola di Wight, però, la nave è stata attaccata dagli inglesi e il suo comandante ucciso. Poco dopo l’assedio, la Klen Hollandia affondò insieme a tutti i suoi marinai, tra inglesi e olandesi.
Nel suo ultimo viaggio, la nave trasportava ben sette blocchi di marmo di Carrara dal peso di 3 tonnellate ognuno, destinati probabilmente alla costruzione di importanti edifici nelle città dei Paesi Bassi, dove era diretta.
Secondo le dichiarazioni di Lord Parkinson, ministro del patrimonio, e Duncan Wilson, amministratore delegato dell’ente pubblico Historic England, il ritrovamento della nave da guerra aprirebbe un nuovo capitolo della storia marittima di Regno Unito e Paesi Bassi.
Inoltre, consentirebbe di scoprire di più non solo sulla storia marittima del XVII secolo, ma anche sui preziosi tesori ritrovati e rimasti nascosti nei fondali per secoli.
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