Scoperti, nuovi fossili, una novità sul fronte degli studi di paleontologia: i ricercatori dell’Università texana ad Austin hanno rinvenuto un esemplare vissuto circa 150 milioni di anni fa.
I resti fossilizzati di questa specie animale risalgono all’era del Miocene: l’animale viveva nelle zone del Texas ed era una specie di castoro antico dalle dimensioni grandi. La specie, nota come Anchitheriomys buceei, abitava con rinoceronti Aphelops, proto-cavalli e pachidermi. Gli studiosi di paleontologia hanno osservato una differenza rispetto ai castori moderni, l’esemplare vissuto circa 150 milioni di anni fa era molto più grande.
Una nuova specie di antico castoro che è stata riscoperta dai ricercatori delle collezioni di fossili dell’Università del Texas ad Austin. Il castoro si chiama Anchitheriomys buceei, o “A. buceei”.
Steve May, un ricercatore associato presso la UT Jackson School of Geosciences, ha affermato che la connessione del castoro con il Texas e un incontro casuale con un cartellone pubblicitario di Buc-ee sono ciò che ha ispirato il nome.
May è l’autore principale dell’articolo che descrive A. buceei, insieme a un’altra specie di castoro fossile, molto più piccola. L’articolo degli studiosi di paleontologia è stato pubblicato sulla rivista Palaeontologia Electronica e fornisce una panoramica di tutte le scoperte rinvenute lungo la costa del Golfo del Texas da 15 milioni a 22 milioni di anni fa.
Lungo le autostrade texane è facile vedere i cartelloni pubblicitari di Buc-ee che recitano:
“Questo è il paese dei castori”.
I paleontologi studiano i fossili di castoro texano, che hanno vissuto e sono estinti nel corso del tempo. Il castoro A. buceei visse in Texas circa 15 milioni di anni fa. Dal punto di vista fisico il castoro attuale si assomiglia molto al castoro dell’era del Miocene. È quanto viene confermato anche dallo stesso Matthew Brown, direttore delle collezioni di paleontologia dei vertebrati della Jackson School. Tuttavia, il castoro texano di 15 milioni di anni fa era di dimensioni più grandi.
Gli studi sono stati condotti su un cranio parziale di Burkeville. Il fossile è una fusione di ossa e calchi cerebrali che si è formato quando i sedimenti si sono infiltrati nella cavità cerebrale del castoro in modo del tutto naturale.
Le immagini ad alta risoluzione a raggi X del cranio ottenute presso il laboratorio di tomografia computerizzata hanno chiaramente mostrato dettagli piccoli anatomici del cranio. Questi dettagli hanno aiutato i paleontologi a confermare il fatto che il cranio appartenesse a una nuova specie: il castoro A. buceei.
“Le nuove scoperte sul campo catturano molta attenzione, ma altrettanto preziose sono le scoperte fatte nelle collezioni dei musei esistenti”,
sottolinea Brown.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…