Scoperti due nuovi pianeti simili alla Terra sulla cui superficie è presente acqua allo stato liquido. Le loro caratteristiche fanno pensare che potrebbero ospitare la vita.
Chissà come sarebbe eccitante avere la certezza dell’esistenza di altri pianeti simili al nostro, dove la vita è possibile e dove si trova acqua liquida. L’uomo, in effetti, si è posto da sempre la fatidica domanda “Siamo soli nell’Universo?”, cercando di immaginare la presenza di altre forme di vita sparse per lo Spazio.
Da oggi non ci serve più immaginare: pianeti come la Terra sono stati appena scoperti a poca distanza da noi e su di questi si trova acqua allo stato liquido.
Un gruppo internazionale di ricercatori, formato dagli esperti dell’Istituto spagnolo di Astrofisica delle Canarie, e da quelli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e della Scuola Normale Superiore di Pisa, è stato protagonista di una nuova scoperta a dir poco sorprendente.
Gli esperti hanno individuato due pianeti fratelli della Terra, molto simili a essa per dimensione e massa. I due corpi celesti, Gj 1002 b e Gj 1002 c, ruotano attorno alla stessa stella, una nana rossa, lontana dal nostro pianeta solo 16 anni luce.
Si tratta di esopianeti potenzialmente abitabili. Sulla loro superficie, infatti, si trova l’acqua allo stato liquido grazie alla perfetta distanza tra loro e l’astro attorno al quale orbitano.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Astronomy & Astrophysics, è stata resa possibile grazie alla combinazione di due strumenti: ESPRESSO, lo spettrografo ad alta risoluzione del Very Large Telescope in Cile, e CARMENES, un doppio spettrografo a fibra ottica dell’osservatorio spagnolo di Calar Alto.
La stella Gj 1002 è stata osservata per la prima volta da CARMENS nel biennio 2017 e 2019. Tra il 2019 e il 2021, poi, è stata osservata anche da ESPRESSO. La combinazione dei dati rilevati da entrambi gli strumenti ha permesso di avere l’assoluta certezza della presenza di questi pianeti.
I due esopianeti “gemelli” della Terra (che fanno salire il numero dei pianeti simili al nostro a 7) si trovano nei pressi della Costellazione della Balena.
La loro stella è Gj 1002, una nana rossa poco luminosa dalla massa pari a solo il 12% di quella del Sole. Gj 1002 è stata considerata dagli esperti come la sorella gemella di Proxima Centauri, la stella più vicina a noi.
Per compiere una rotazione completa attorno al proprio astro, Gj 1002 b impiega 10 giorni, mentre Gj1002 c ci mette 21 giorni.
I ricercatori stanno già pensando di approfondire gli studi su questi due nuovi esopianeti, in particolare per quanto riguarda la presenza di un’atmosfera.
In quest’impresa verrà coinvolto uno strumento progettato dall’italiana Inaf, Andes. Questo verrà installato sull’Extremely Large Telescope dell’European Southern Observatory, il più grande telescopio al mondo che è attualmente in costruzione in Cile.
Il telescopio, che vedrà la luce nel 2028, sarà per dimensioni paragonabili a quelle del Colosseo e sarà sei volte più potente del telescopio James Webb.
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