È stata fatta una scoperta nel nostro paese davvero molto rara: ritrovato un biglietto del ‘500. Gli esperti sono davvero fortunati.
Ogni giorno sono fatte nuove scoperte sul territorio italiano e non solo. Gli archeologi per i fossili ma anche i ricercatori in generale ogni giorno riscrivono i libri di storia o di scienze. Le scoperte che sono fatte infatti spesso rivoluzionano ciò che già si sapeva e accade sempre più di frequente.
Tempo fa abbiamo parlato di una scoperta archeologica fatta a Pompei ma non è l’unica. Oggi ci andremo ad occupare di altro poiché questa volta è stato ritrovato un biglietto del ‘500. Gli esperti si ritengono molto fortunati di questa scoperta fatta durante dei lavori di restauro.
Se vuoi scoprire qualcosa in più non ti resta che continuare a leggere perché andremo a vedere dove è avvenuto il ritrovamento e il commento di Giuseppe Spataro ovvero il direttore dei lavori. Tutto qui di seguito nel prossimo paragrafo.
Come abbiamo appena detto è stato ritrovato un biglietto del ‘500 ed è una scoperta davvero molto rara che è stata fatta in Italia. Siamo nel Duomo Vecchio di Brescia in Lombardia. Qui un team di esperti stava lavorando al restauro di alcuni affreschi. Sono quelli di Girolamo Romanino dell’organo Antegnati-Serassi.
Mentre erano a lavoro hanno trovato un biglietto che risale proprio al ‘500 nello specifico all’anno 1538. Il pezzo di carta di trovava in una delle colonne dell’organo e su di esso è scritto un breve messaggio che è stato mostrato dal direttore del lavori del restauro Spataro.
Ecco il messaggio che conteneva:
Mi Pasì da Pasira si fat questi coloni de l’orgen del dom / El dì 12 de aprilil mili 538.
Gli esperti commentano questo ritrovamento come molto raro. Spataro ha spiegato che i lavori dell’organo sono iniziati nel 1536 e sono finiti solamente due anni dopo. A realizzare l’organo fu Gian Giacomo Antegnati. Questo proveniva da un’importante famiglia di organi bresciani.
Il biglietto ritrovato era ripiegato tante volte, in ben 32 parti. Era diventato ormai un quadratino praticamente invisibile che si nascondeva perfettamente tra i trucioli della colonna. Solamente due brevi righe che non sono state facili da decifrare. Gli esperti infatti si sono rivolta ad un’altra esperta del settore.
Lei è Barbara Maria Savy ed è una delle massime esperte del settore. Docente all’Università di Padova e anche studiosa del Romanino. Lei è riuscita a decifrare il messaggio scritto che abbiamo già indicato di sopra.
Quindi dal messaggio scritto possiamo capire che un artigiano di nome Pasì di Passirano, di origini bresciane, ha realizzato le colonne dell’organo. La data in cui sono state fatte e in cui è stato riposto questo biglietto è il 12 aprile 1538. L’uomo probabilmente voleva essere ricordato e dopo diversi secoli oggi si parla proprio di lui.
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