Un’incredibile scoperta è stata fatta a Roma. Ecco l’incredibile reperto emerso dopo tanti anni.
Roma è una delle città più amate di tutta l’Italia in quanto capitale della nostra Nazione ricca di storia e tradizione.
I turisti la trovano tra le città più belle del mondo a tal punto da inserirla al secondo posto tra quelle più belle da fotografare dietro New York.
La città di Roma, ha origini molto antiche e come dice il detto, non è stata di certo costruita in una sola giornata.
Per ergere Roma ci sono voluti tanti giorni ma ancora oggi elementi dell’antica civiltà sono perfettamente intatti.
Chiamata Città Eterna, la Capitale d’Italia, presenta una ricca storia che è visibile grazie ai reperti che sono stati rinvenuti nel corso degli anni.
Molte zone e alcuni monumenti di Roma, sono stati inseriti all’interno della lista dei Patrimoni dell’UNESCO.
Il Colosseo, è considerato come uno delle nuove sette meraviglie del mondo e il suo nome si deve ad un imponente colosso che era posto nei pressi dell’Anfiteatro Flavio.
Tra le zone più visitate della città, ci sono i Fori Romani, dove negli ultimi anni è stata fatta un’importante scoperta.
Un team di ricerca internazionale guidato da degli scienziati italiani dell’Università di Aarhus in Danimarca ha fatto un’incredibile scoperta nella città di Roma.
Questi hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell’Accademia di Danimarca di Roma e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali-Direzione Musei archeologici e storico-artistici di Roma.
Guidati dalla ricercatrice presso il Centro per le evoluzioni delle reti urbane (UrbNet) dell’ateneo danese, la dottoressa Cristina Boschetti, hanno individuato nel 2021 una camera sigillata nel Foro di Cesare.
Qui è stata rinvenuta una discarica medica risalente al Rinascimento e profonda tre metri sigillata da argilla e mattoni.
Questa stanza, era utilizzata per isolare e smaltire oggetti infettivi e la sua posizione fa presupporre che apparteneva all’Ospedale dei Fornai in piazza Madonna di Loreto.
Nella rivista Antiquity, il team di ricerca spiega che durante il Rinascimento, malattie infettive erano tutt’altro che rare.
Per questo, venivano presi gli oggetti infetti che appartenevano ai pazienti e venivano bruciati per limitarne il contagio.
Il collegamento con l’Ospedale dei Fornai è stato confermato per via del fatto che in vicini contesti sanitari sono stati documentate pratiche che prevedevano l’isolamento e la bruciatura di oggetti infetti.
In questa discarica sono stati trovati effetti personali di pazienti, resti di strumenti medici e recipienti utilizzati per il trasporto delle urine.
Tra questi oggetti anche brocche e piatti rinascimentali e nessun altro oggetto risale ad epoche diverse.
Questo è dovuto per via del fatto che nel momento in cui questi oggetti sono stati deposti, la cisterna era completamente vuota.
Così, dopo l’utilizzo nel Rinascimento, la discarica è andata in disuso ed è stata sigillata fino a quando non è stata scoperta.
La ricerca di queste discariche ad uso medico aveva ricevuto, prima di questa scoperta, solo una sporadica attenzione dal mondo archeologico.
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