Degli scienziati hanno scoperto dei reperti che risalgono a 67 milioni di anni fa, rimanendo sorpresi. Ecco di quali si trattano.
Molte ricerche vengono fatte per scoprire i resti di animali e di uomini che hanno vissuto sulla nostra terra in epoche precedenti alla nostra.
Queste scoperte, non fanno altro che andare ad arricchire le informazioni sull’evoluzione della specie e sugli usi e costumi di alcuni popoli.
Alcune scoperte che hanno fatto nel corso degli anni, hanno portato gli scienziati a fare scoperte molto utili.
Grazie ad esse hanno scoperto nuove specie che non si pensava potessero esistere e si è potuta studiare la loro conformazione fisica.
Tra i reperti più antichi che hanno rinvenuto ci sono quelli dei dinosauri, creature che hanno abitato il mondo milioni di anni fa.
Questi animali, si sono estinti e secondo le ipotesi più plausibili sembra sia stato per via di un meteorite che è caduto sulla terra.
Nonostante questa sia la più accreditata non c’è una conferma e molte ipotesi sulla loro estinzione sono state date nel corso di tutti questi secoli.
In un sito archeologico in Marocco, alcuni scienziati sono rimasti a bocca aperta quando hanno scoperto i resti di un mosasauro.
In particolare, sono state ritrovate ossa appartenenti alla mascella e alcuni denti di questo animale.
Questa scoperta, ha dato vita alla ricostruzione di uno dei rettili marini più antichi che sia mai esistito durante il Cretaceo.
Vissuta 67 milioni di anni fa, questa creatura aveva dei denti a raggi, come quelli di un cacciavite.
Questa specie, mai stata scoperta prima d’ora, è stata rinominata Stelladens mysteriosus da parte dei paleontologi.
Il nome, deriva dal fatto che questa creatura, presenta delle scanalature verticali che formano dei denti a stella.
Gli esperti hanno dichiarato di non aver mai visto in nessun altro mosasauro e in nessun rettile qualcosa di simile.
L’evento, è da considerarsi unico nel mondo della biologia perché gli studiosi hanno affermato che nessun altro animale esistito ha presentato una dentatura simile.
Per via di questa caratteristica, si è ipotizzato che questo animale aveva una dieta molto particolare.
Non avendo altre informazioni, però, non è dato sapere di cosa si cibasse e le sue prede potrebbero essere state alcune che adesso non ci sono più.
I paleontologi hanno presupposto che tra le prede di questo animale ci fossero creature con gusci sottili e deboli, che si potevano rompere facilmente.
Non avendo altri reperti simili ed essendo che nel Cretaceo c’erano creature che oggi sono estinte, non è facile fare dei calcoli ben precisi.
Accade, come dichiarano gli esperti, che l’evoluzione non sempre si può prevedere per via di alcuni esseri che esistono solo in determinati momenti storici e poi scompaiono.
Pare che i mosasauri, nel momento in cui c’è stato l’impatto con il meteorite Chicxulub fossero già in un momento in cui la loro specie era in declino.
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