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Rosario, in Argentina, è tutta da scoprire: ecco cosa vedere in questa affascinante ed affollata città sulle rive del fiume Paranà, la cui area metropolitana è la terza del paese per numero di abitanti, e che tra le altre cose vanta di aver dato i natali a molti personaggi storici, sportivi e dello spettacolo importanti tra cui citiamo Che Guevara e Lucio Fontana. La città è conosciuta anche come la “Cuna de la Bandera”, ossia la “culla della bandiera”, e infatti qui si trova il Monumento Nazionale alla Bandiera, una enorme colonna posta sulle rive del fiume Paranà e luogo di ritrovo per gli abitanti grazie alla sua posizione immersa nel verde dei parchi costieri, che sono un’altra parte significativa di Rosario. Tra essi vi sono appunto il Parque Nacional de la Bandera, il Parque Sunchales, il Parque de las Colectividades ed il più importante, il Parque España.
Ma il legame di Rosario con le bandiere non finisce qui, poichè la città ospita anche la Galleria d’Onore alle Bandiere d’America, la cui visita è imprescindibile: la maestosità che si respira nell’ammirare le bandiere ed i cimeli qui esposti rende molto bene l’idea dell’amor di patria e dell’attaccamento degli argentini al proprio paese. Nella Galleria sono esposte, tra le altre, le prime bandiere issate a Buonos Aires nel 1936 e il 20 giugno 1938, poi proclamato Giorno della Bandiera, la bandiera ricamata dalle donne della città che le fu donata nel 1957 in occasione dell’inaugurazione del Monumento, e la bandiera regalata dall’esercito argentino nel 2007 per il suo cinquantesimo anniversario. Ma passiamo ora a scoprire le caratteristiche del movimentato centro della città, delimitato dal fiume, dalla Avenida Carlos Pellegrini e dal Bulevar Nicasio Oroño, che sono due tra le vie principali: alla prima, dal carattere più spiccatamente commerciale, trafficata, colorata e vivace con i suoi ristoranti, locali e gelaterie, si contrappone lo spirito chic ed della seconda, che alterna boutique di lusso ad eleganti edifici signorili e ville private. Da non perdere è il grandissimo Parque de la Independencia, all’incrocio tra le due arterie, che tra le altre cose ospita una statua commemorativa a Giuseppe Garibaldi, un ippodromo ed il Museo Municipale di Belle Arti.
Per quanto riguarda l’Architettura, Rosario ha molto da offrire ad appassionati e non, a partire proprio dal Bulevar Oroño, che è chiamato anche Paseo del Siglo poichè ospitava tutte le residenze delle famiglie più ricche della città degli inizi del XX secolo; La Favorita è invece un edificio dallo stile eclettico-accademico risalente al 1929, che merita una visita all’interno per la sua scalinata barocca con le enormi anfore alle estremità e per la possibilità di vedere la stupenda cupola all’ultimo piano e di godersi il panorama della città dalle due terrazze. All’interno del già citato Parque Nacional de la Bandera si trova invece l’imponente Palazzo Aduana, il Palazzo della Dogana inaugurato nel 1938, che esprime con la sua massiccia architettura il vigore istituzionale che si voleva trasmettere. La Stazione degli Omnibus Mariano Moreno, vicina al centro della città, è un altro edificio di fondamentale importanza storica ed architettonica per la città, oltre ad essere il punto di riferimento principale per la rete di trasporti urbani ed interurbani: da qui partono anche i collegamenti con la capitale Buenos Aires, 300 km più a sud, la cui visita durante un viaggio in Argentina è imprescindibile per l’importanza storica e culturale che la città riveste per il paese.
La Plaza de la Cooperación è fondamentale per la città soprattutto per il suo valore simbolico: essa si trova a pochi isolati dal luogo di nascita di Ernesto Guevara, è a lui dedicata ed ospita un murale dell’artista Ricardo Carpani che ricorda l’appartenenza a Rosario del concittadino, dichiarato “illustre” per le sue gesta. Un monumento singolare della città è invece la statua in bronzo del Negro Olmedo, creata dall’artista Carmita Batle: essa raffigura il famoso comico e attore argentino, nativo di Rosario, che nel corso della sua carriera si è fatto conoscere ed amare in numerosi programmi televisivi per la sua spontaneità ed il sul humor, ed oggi sta seduto sorridente su una panchina in attesa del prossimo turista che vorrà fare una foto con lui.
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