Oltre ai monumenti storici che tutti conoscono, la Capitale ha anche un volto nascosto con meraviglie tutte da scoprire.
Le meraviglie artistiche di Roma sono tantissime, e vanno ben oltre ai monumenti e luoghi che i turisti sono soliti visitare. Quando si parla della Capitale si pensa subito al famosissimo Colosseo, alla Fontana di Trevi ed ai Musei Vaticani, ma c’è molto altro.
Ad esempio l’Orologio ad Acqua a Villa Borghese. Fu ideato dal frate domenicano Giovanni Battista Embriaco ed installato sul piccolo isolotto al centro del laghetto. Un’opera di ingegno che funziona con l’acqua che cade in contenitori a forma di foglia, i quali oscillando azionano le lancette.
Altre due chicche sono il Museo delle Anime del Purgatorio e la Cripta dei Cappuccini. Il primo si trova ad un passo dal Palazzaccio, la sede della Corte di Cassazione, all’interno della chiesa neogotica del Sacro Cuore del Suffragio.
L’esposizione è una raccolta di documenti che proverebbero l’esistenza del Purgatorio stesso. Si tratta di testi, oggetti e impronte di mani su vesti accompagnate dalla loro storia eccezionale. Furono conservati dal missionario marsigliese Victor Jouët.
La cripta si trova nella chiesa dei Cappuccini. Un corridoio lungo 30 metri, nel quale ci sono i resti di circa 3.700 defunti. Furono usati per comporre motivi che rivestono le pareti. Il museo accanto ripercorre la storia dell’ordine dei monaci e custodisce una tela del Caravaggio dedicata a San Francesco.
Altro museo molto particolare è quello delle Carrozze d’Epoca. Si trova vicino a via Ardeatina, e mostra oltre 300 esemplari, come ad esempio la Duc de Dame di Anna Magnani ed il carro per bambini appartenuto alla principessa Sissi.
Poi ancora la botticella romana, il carretto siciliano ed un carro dei pompieri del 1864. Dal cinema sono arrivate le bighe romane dei colossal Ben Hur ed il Gladiatore. Inoltre, una copia della reda medievale, come quella usata ne Il nome della rosa.
L’antica Spezieria di Santa Maria della Scala in piazza della Scala 23. E’ la più antica farmacia d’Europa, rimasta attiva fino al 1954. Qui ci sono mortai, bilancini di precisione ed alambicchi che testimoniano l’intensa attività di preparazione di rimedi galenici.
Mobili del ‘700, affreschi, effigi dei padri della medicina. E’ conservato anche l’erbario attribuito a Fra’ Basilio, il farmacista più famoso della Spezieria. In un angolo di Piazza Vittorio Emanuele II, invece c’è la Porta Alchemica, ossia quel che resta dell’antica Villa Palombara.
Risale al 1600 e fu costruita per volere del Marchese Massimiliano Savelli Palombara. Egli frequentava un circolo di appassionati di alchimia con Francesco Borri, che per alcuni fu il vero Cagliostro. Le epigrafi fatte scolpire sulla porta indicano proprio simboli e formule alchemiche.
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