Ritrovato il relitto di una nave misteriosa: è della prima metà dell’era vichinga

Ritrovato il relitto di una nave misteriosa: ecco a quando risale la nave vichinga seppellita. Grazie agli scavi archeologici, gli studiosi hanno potuto svelare i suoi affascinanti misteri.

Cinque anni fa un georadar di un istituto scandinavo ha rinvenuto i resti del relitto vichingo e almeno 5 case risalenti all’età del Ferro. Dove è avvenuto il ritrovamento della misteriosa nave risalente alla prima metà dell’era vichinga? Grazie a questa scoperta finalmente gli archeologi hanno potuto svelare tantissimi segreti nascosti.

Nave vichinga sepolta per secoli: ecco dove è stata ritrovata

Nel comune di Halden, nella parte orientale della Norvegia, gli archeologi hanno fatto una grande scoperta risalente all’era vichinga. Hanno fatto la scoperta accanto al Jellhaugen Mound, che rappresenta il secondo tumulo funerario più grande della Norvegia e tra i più grandi della Scandinavia.

Con l’aiuto di un georadar motorizzato ad alta risoluzione, gli archeologi sono stati in grado di scansionare la zona accanto al tumulo funerario. Utilizzando questa tecnologia davvero moderna ed innovativa, gli esperti e i ricercatori hanno scoperto un villaggio molto antico risalente all’era vichinga, periodo storico compreso tra il 793 e il 1066 d.C. E’ stato difficile stabilire in quali condizioni si trovasse la nave vichinga, che vanta un’enorme importanza dal punto di vista storico.

Nave vichinga rinvenuta dagli archeologi: la proposta di un nuovo progetto di ricerca

La nave vichinga rinvenuta Gjellestad è lunga circa 20 metri e, secondo gli esperti, si ritiene che almeno la parte inferiore della nave sia ancora ben conservata. Il relitto vichingo si trova vicinissimo dalla superficie e i rischi per danneggiarla sono tantissimi.

Oltre alla presenza della nave risalente al periodo dei Vichingi, hanno rinvenuto anche 5 case, che sicuramente appartenevano al sito di Borre nella contea di Vestfold, sul versante opposto dell’Oslofjord. Questo sito archeologico ha portato alla luce i resti di almeno dieci tumuli che sono stati distrutti nel corso del tempo. I tumuli funerari li hanno sicuramente progettati per dimostrare il potere in tutta la regione.

Gli archeologi hanno proposto un progetto di ricerca per fare ulteriori scavi e per sondare il relitto della nave vichinga a Gjellestad. Gli archeologi prevedono di utilizzare ulteriori metodi geofisici non invasivi che daranno maggiori informazioni sulla zona dello scavo.

Navi vichinghe: a cosa servivano?

Nell’era vichinga, il popolo dei Vichinghi era solito spostarsi a bordo di splendidi natanti snelli, veloci e flessibili. Oltre che per le incursioni belliche, le navi vichinghe con le estremità simmetriche erano utilizzate anche per il commercio dei beni e delle merci, oltre che per colonizzare i territori.

Nella letteratura scandinava, molti natanti norreni sono stati progettati per risalire i fiordi, i fiumi e le gelide acque costiere, mentre altre navi vichinghe sono state costruite per navigare in aperto oceano. I natanti del popolo vichingo sono stati impiegati nell’Oceano Atlantico, nel mare Baltico, ma anche nel Mar Mediterraneo fino al Mar Rosso. Dal momento che hanno ricoperto una grande importanza spirituale nelle culture nordiche, le navi funerarie erano impiegate dall’età del ferro.