Durante degli scavi hanno trovato un tesoro di epoca romana rimanendo emozionati. Ecco di cosa si tratta.
Quando alcuni reperti risalenti ad epoche passate vengono ritrovati è sempre una grossa emozione.
Questo perché molti di essi danno maggior informazioni su un epoca o su un determinato impero.
Spesso, durante dei lavori vengono ritrovati alcuni reperti. E di conseguenza, questo luogo diventa un’area archeologica.
Per far si che diventi tale, bisogna accertarsi che gli oggetti che vengono ritrovati hanno un certo valore dal punto di vista culturale.
Così, sul luogo intervengono delle autorità accompagnate da esperti archeologi e successivamente se effettivamente si tratta di un reperto importante, la zona viene designata come archeologica.
Questo accade, per far in modo che si possano effettuare altri scavi sul luogo e scoprire se il posto in questione ne abbia degli altri.
Ultimamente, in Inghilterra durante degli scavi, è stato ritrovato un tesoro di epoca romana che testimonia la presenza delle donne durante quel periodo.
Molte di essere erano mogli, figlie e amanti di alcuni dei più importanti e illustri uomini dell’epoca ma a volte solo ospiti.
La presenza femminile, era molto viva nelle piscine della cavalleria romana in Inghilterra, e molte erano le signore che frequentavano le terme.
Alcune di queste donne, erano molto vicine ai militari romani e alcuni loro monili sono stati ritrovati durante gli scavi per la ristrutturazione di un locale dedicato al cricket.
Durante i lavori, è stato scoperto un complesso termale che era uno dei miglior punti forti del Forte di Uxelodunum, uno dei maggior posti difensivi della Britannia.
L’insediamento, era frequentato da gente di élite tra cui molte donne che allietavano le giornate dei militari.
Questo, perché si tendeva ad evitare che i giovani militari, frequentassero le donne delle popolazioni indigene.
Le donne erano tra di loro tutte solidari e cooperavano al fine di ottenere tutte uno stesso obiettivo.
Diversamente da quello che si possa pensare, queste non erano prostitute ma bensì mogli e compagne dei militari romani che li accompagnavano evitando il tradimento.
Queste donne, creavano una vera e propria comunità, come quella di Vindolandia dove si dilettavano nella vita sociale.
Alcuni loro oggetti sono stati ritrovati nel sito scoperto durante i lavori di ristrutturazione del locale.
Tra questi, troviamo delle gemme e pietre semipreziose come l’ametista, la corniola, e il diaspro.
Tutte queste, sono state scolpite da artigiani dell’epoca romana. E all’interno hanno delle miniaturizzazioni di divinità romane come Apollo, Venere, Cerere e Fortuna.
Gli archeologi, sono rimasti sorpresi dalla scoperta di questo tesoro, ma molto di più dalla poca presenza di elementi maschili in queste gemme.
L’iconografia rappresentata, infatti, tende a prediligere gemme che raffigurano divinità di sesso femminile.
Quelle che presentano elementi maschili si rifanno al mondo militari o a dei famosi guerrieri.
Oltre a queste gemme, nei condotti sono stati ritrovati anche altri reperti. Come lacerti di ceramica, monete e piccole armi.
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