Una scoperta incredibile che ha reso felici gli stessi archeologi, permette il rinvenimento di reperti che risalgono a 1900 anni fa.
Questo anno per il mondo dell’archeologia è stato decisamente contraddistinto da scoperte incredibili. Passi in avanti in scavi e progetti portati avanti da moltissimo tempo, nuovi rinvenimenti che hanno riaperto antiche ricerche e molto altro. Quella di oggi arriva da lontano, all’interno di una Riserva Naturale nel deserto della Giudea.
Un gruppo di reperti incredibili e ben conservati, sono stati di recente ritrovati nel deserto della Giudea. Una scoperta ritenuta molto rara e che ha reso incredibilmente felici gli stessi ricercatori israeliani.
Erano nascosti nell’incredibile Riserva Naturale di Ein Gedi. In Israele è considerata la più bella e grande. Geograficamente collocata nel deserto e vicina alle rive del Mar Morto, è in realtù un luogo molto popolare per chi si diletta in escursioni. Un luogo biblico di grande rilevanza, dove pare si rifugiò anche Davide nel 1000 a.C. in fuga dal re Saul.
Proprio qui si nascondevano quattro spade e la punta di una lancia. Risalgono a 1900 anni fa e secondo il team di ricerca sono di epoca romana. In questo periodo in Israele era in corso una rivolta contro l’Impero Romano.
Gli archeologi le hanno rinvenute nascoste all’interno di una grotta. Ora sono sottoposte ad analisi da parte dei ricercatori dell’Università di Ariel, dell’Autorità Israeliana per le antichità e dall’Università Ebraica.
Le prime stime fanno pensare che le armi facessero parte di un bottino di guerra. A quanto pare sottratte direttamente dall’esercito romano. L’Autorità Israeliana parla di rinvenimento sorprendente. Già di per se recuperare un oggetto simile è molto raro, ma addirittura quattro è un vero e proprio miracolo.
Non a caso i primi scatti che ritraggono gli archeologi con i reperti, hanno immortalato le loro espressioni incredule. La grotta del rinvenimento era già nota ai ricercatori. Pare che ben 50 anni qui fossero stati rinvenuti dei frammenti di scrittura ebraica, come un antico testo risalente al primo tempio e fatto in inchiostro.
Un luogo tornato alla ribalta quando a visitarlo è stato il professor Asaf Gayer del Dipartimento di Studi di archeologi di Ariel, accompagnato dal geologo Boaz Langford. Gli scavi fanno parte di un più ampio progetto di ricerca su diverse grotte in questa area, che si pensa possano contenere altri reperti, prima che siano vittime di saccheggi a quanto pare diffusi in questa zona.
Le spade sono eccezionalmente conservate con lame di ferro e foderi di legno, lunghe circa 65 centimetri. Di queste solo una misura 45 centimetri ed è dotata di un pomello ad anello. Ora dovranno essere trattate secondo determinate conservazioni climatiche in laboratorio ed estratte con delicatezza dai loro foderi. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.
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