Un luogo dove regna solo il silenzio immerso completamente nella natura. Questo posto è perfetto per chi è alla ricerca di sé stesso e vuole allontanarsi dal caos della quotidianità moderna.
Se c’è una cosa che la pandemia da Covid-19 ci ha insegnato questa è l’importanza del tempo e della connessione con la natura.
I mesi passati chiusi in casa, ormai solo un brutto ricordo, ci hanno insegnato ad essere più attenti all’ambiente circostante, a prenderci cura della nostra mente così come del nostro corpo, e ad apprezzare il valore del silenzio al cospetto di un paesaggio naturale o di un ambiente particolarmente suggestivo.
Stando a questi concetti, anche il nostro modo di concepire il viaggio è cambiato e spesso adesso ci spostiamo con la volontà e il bisogno di allontanarci dalla frenesia cittadina e di ritrovare noi stessi in luoghi dove il tempo scorre lento e calmo.
Chi cerca questo non può che trovarlo in Toscana, in un posto nel quale aleggia un’atmosfera intrisa di spiritualità e pace.
Visitare la Toscana non è solo perdersi tra le vie delle città rinascimentali, lasciarsi stupire dalla bellezza delle opere d’arte o sentirsi infinitamente piccoli di fronte alle grandi costruzioni come quelle della Cupola del Brunelleschi o della Torre di Pisa.
Questa regione infatti custodisce un luogo dove è possibile riconnettersi con sé stessi e ritrovare la propria spiritualità, il tutto immersi in un silenzio rigenerante e un alone di pace e tranquillità.
Ci troviamo a Cortona, in provincia di Arezzo, nel cuore della Val di Chiana. Si tratta di una graziosa cittadina medievale nei pressi della quale, a 550 metri d’altezza, giace l’Eremo le Celle.
Di questo luogo, dove a dominare è un paesaggio naturale straordinariamente affascinante, se ne innamorò anche San Francesco il quale scrisse proprio qui il suo Testamento. Tra le mura dell’eremo e anche nelle sue vicinanze si percepisce ancora lo spirito del Santo che fece di questo luogo la sua casa e il suo punto di meditazione.
Quando San Francesco arrivò a Cortona, nel 1211, la cittadina era già piuttosto conosciuta. Da qui infatti passavano viandanti, pastori e contadini anche prima del suo arrivo. Ovviamente, fu solo dopo il passaggio del Santo che questo posto circondato dal verde divenne sacro.
La storia ci racconta che San Francesco sia giunto a Cortona per predicare agli abitanti e che scelse come luogo di riposo e preghiera una delle grotte scavate nelle pareti rocciose della contrada chiamata Le Celle.
Qui trovò non solo riparo, ma anche il silenzio e la percezione della presenza di Cristo negli elementi naturali che tanto andava cercando. San Francesco sarebbe ritornato più volte a Le Celle, anche poco prima della sua morte. Si dice che in questo periodo scrisse qui il suo Testamento.
Alla scomparsa del Santo, uno dei suoi discepoli decise di innalzare un convento. Così nel 1232 venne poggiata la prima pietra della prima chiesetta a lui dedicata, la quale presto sarebbe diventata un eremo francescano.
L’eremo Le Celle ha ospitato nel corso del tempo diversi monaci Francescani almeno fino al 1318, anno in cui l’edificio venne abbandonato. Dopo ben duecento anni, il convento è stato poi riaperto per volere dei frati Cappuccini e da allora è diventato uno dei punti più visitati dai pellegrini e dai viaggiatori provenienti da diversi Paesi.
La cella di San Francesco si trova al centro dell’eremo, circondata dalle altre stanze dove vivevano gli altri monaci. Oggi non tutte le sale sono aperte al pubblico: infatti l’eremo del silenzio è ancora oggi un luogo di ritiro per i Cappuccini.
Alcune aree della struttura sono poi adibite all’accoglienza per i pellegrini e alla preghiera. Per chi volesse provare a vivere un’esperienza fortemente spirituale è possibile dormire all’interno del convento, nelle casette pensate proprio per gli ospiti.
Qui possono soggiornare 35 persone fino a un massimo di due settimane, a patto che condividano con i frati il momento della preghiera.
Non ci sono costi per la permanenza, ma è ben gradita un’offerta libera. Per tutte le informazioni basta in ogni caso visitare il sito ufficiale del convento.
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