Il titolare ha pensato a una formula che possa sostenere e far rilassare le famiglie con bimbi autistici o con autonomie ridotte.
Un’oasi nel verde e tra le acque cristalline della Sardegna per chi ha bisogno di più attenzioni. È una carezza per le mamme caregiver quella che un villaggio vacanze riserva a chi per tutto l’anno si dedica anima e corpo ai propri figli, spesso con grandi rinunce e sacrifici per autismo e gravi disabilità. Il titolare di Villa Escargot ha così pensato di riservare nella sua “Villa Escargot”, affacciata sul mare di Costa Rei, un posto speciale per le mamme che si prendono cura dei propri figli con autismo o autonomie ridotte.
L’idea arriva da Stefano Carta, 39enne di Selargius e titolare di Villa Escargot, una struttura ricettiva che deve il suo nome appunto alla particolare forma a chiocciola, con una vista panoramica sulla costa sud orientale della Sardegna. L’iniziativa è stata pensata dal titolare del resort insieme alla Onlus “Oltre il Labirinto di Trevisot”, presieduta da Mario Paganessi.
Un progetto che intende sensibilizzare sull’inclusività e anche supportare i genitori dei bambini con disabilità o autismo, riconoscendo il pieno diritto delle mamme, dei papà e dei familiari a concedersi riposo, serenità e a essere ascoltati nelle loro esigenze, così come ogni giorno si mettono in ascolto dei loro bimbi. Il progetto pilota è partito lo scorso 25 aprile, per tre giorni, proponendo una vacanza al mare, trattamenti di benessere ed escursioni. L’esperienza, conclusa il 28 aprile, rappresenta però lo step d’inizio di un progetto strutturato, che sprono a una rivoluzione culturale nei confronti della genitorialità con persone disabili e incoraggi altre strutture ricettive a fare lo stesso. “Sono le donne ad avere il carico più pesante. Ma l’auspicio è che la cultura cambi e i compiti familiari siano equamente distribuiti”, ha sottolineato Carta all’Ansa.
Se il primo step dell’iniziativa ha riguardato le mamme di ragazzi autistici, in un secondo appuntamento ci si rivolgerà direttamente a famiglie, madri e padri, con i figli disabili gravi. Un appuntamento che rappresenterà anche “un riconoscimento, da parte di un privato a un carico di lavoro e mentale notevole, un’opportunità di staccare da una quotidianità difficile, recuperare energia, ritrovare ritmi propri, tempo da dedicare a se stesse, al proprio benessere”, ha spiegato all’Ansa Mario Paganessi.
Oltre al pernottamento presso Villa Escargot, però, sono in discussione anche diverse iniziative nel polo commerciale di Costa Rei, di cui lo stesso Stefano Carta è vicepresidente. Tra queste, per esempio l’idea di una “certificazione etica” per le imprese che si attivino e impegnino in progetti sociali, facendo da traino a tanti altri imprenditori per creare una rete di luoghi pensati per far sentire a loro agio, in totale relax, le persone con disabilità e chi si occupa di loro. “Le donne sono spesso sacrificate, proiettate ad aiutare gli altri, il mio è un piccolo gesto di gratitudine nei loro confronti”, conclude Carta.
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