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Questo panorama sembra un quadro, la primavera è la stagione migliore per ammirarlo

Un luogo meraviglioso apprezzato dagli amanti della natura e della primavera è il momento migliore per ammirarlo. Questo panorama sembra un quadro, ecco dove si trova.

Panorama che sembra un quadro – viaggi.nanopress.it

Una meraviglia naturale, un tesoro nascosto in una regione molto amata. Visitare questo luogo è un’esperienza unica per gli amanti della natura. Un paesaggio davvero da cartolina, attraverso lussureggiante vegetazione, sentieri panoramici e scorci mozzafiato sulla campagna circostante. Molti visitatori scelgono di farvi una piacevole passeggiata lungo i sentieri, immergendosi completamente nella bellezza naturale della zona. Dove si trova questo luogo paradisiaco? Scopriamolo insieme.

Questo panorama sembra un quadro, da visitare in primavera

Un gioiello naturale situato nella regione del Lazio in Italia. Con la sua bellezza mozzafiato e l’atmosfera tranquilla, offre una fuga perfetta dalla vita frenetica della città e rappresenta un luogo ideale per connettersi con la natura e rigenerarsi.

Questo panorama sembra un quadro e si trova nel cuore di Cerveteri, grazioso borgo a mezz’ora da Roma, celebre per le sue origini etrusche e per la presenza nel suo territorio del famoso sito archeologico della Necropoli della Banditaccia.

Nelle sue campagne questa cittadina nasconde una vera gemma, un percorso escursionistico amatissimo soprattutto durante la bella stagione, sia perché permette un contatto ravvicinato con l’ambiente del luogo, che per la possibilità di trascorrere delle ore piacevoli al fresco durante le estati, che qui sono molto calde.

Questo panorama sembra un quadro – viaggi.nanopress.it

Stiamo parlando delle celebri cascatelle cervetrane. In molti definiscono questa zona una porzione di Amazzonia nel Lazio perché una volta giunti sul luogo il panorama è davvero molto suggestivo. E altrettanto interessante è il percorso che si deve attraversare per raggiungerle.

Si chiama anello delle Cascate di San Giuliano, un percorso appunto ad anello che si estende per 12 chilometri. Di facile percorrenza questo è vero, ma sicuramente non adatto ovviamente a tutti i visitatori. Pensate però che una parte di questa zona ospiterà la gara Trail Running Etrurian Trail in programma il prossimo 2 giugno.

L’anello delle Cascate di San Giuliano, un itinerario mozzafiato

Un itinerario questo, che può essere percorso con i bambini osservando le dovute accortezze e volendo anche insieme ai cani. Importante però indossare calzature adatte, come scarponi da trekking.

Le celebri cascate traggono origine dal Fosso Vaccina noto anche col nome di Fosso della Mola, che a sua volta arriva dal Lago di Bracciano, fonte d’acqua di origine vulcanica. Percorrendo la strada fino al Mar Tirreno ha dato vita a questa piccola oasi paradisiaca nel cuore di Cerveteri.

Il percorso dell’anello di Castel Giuliano inizia nella zona del cimitero del borgo. Si può in realtà scegliere tra due diversi percorsi. Il più breve e naturalmente più adatto a tutti permette di osservare da vicino la Cascata del Vaccinello e quella dell’Arenile. Si snoda per circa 4 chilometri e per arrivare si impiega circa un’ora, ed è dunque più adatto a chi si sposta con bambini.

L’intero itinerario dell’anello dicevamo invece è lungo 12 chilometri. Sui canali ufficiali dell’anello di Castel Giuliano è possibile reperire le informazioni su entrambi gli itinerari.Si incontrano in questo modo diversi scorci meravigliosi. Uno è sicuramente quello della cascata dell’Ospedaletto. Questo panorama sembra un quadro: un salto di venti metri circondato da foltissima vegetazione, ai suoi piedi una piccola fonte d’acqua.

Cascate di Cerveteri – viaggi.nanopress.it

C’è poi la più celebre, la Cascata della Mola di Castel Giuliano, che grazie ai suoi 30 metri di altezza è conosciuta come Cascata Superiore. Nelle immediate vicinanze è possibile vedere anche un ponte risalente al 1800, che affaccia sul torrente della Caldara. Si prosegue con la zona della Cascata dell’Arenile e quella di Braccio di mare. La seconda è molto più piccola e forma anche un laghetto. Il più frequentato sicuramente, ma occhio perché qui l’acqua non è pulitissima.

Infine ecco i due punti più impegnativi. Uno è la Cascata del Vaccinello, 20 metri di altezza ed il Guado del Torrente Vaccina. Per attraversarlo è necessario camminare su una piattaforma in cemento facendo moltissima attenzione. L’ultima tappa dell’itinerario è Porta Coperta. Un importante reperto archeologico appartenente all’antica città etrusca di Caere.

La Necropoli della Banditaccia

Arrivare a Cerveteri partendo da Roma è davvero molto semplice e richiede appena 40 minuti di macchina. Il consiglio è quello di parcheggiare appunto nella zona del Cimitero Nuovo del borgo. Qui si trova un comodo ed ampio parcheggio, a pagamento nei giorni festivi, adiacente alla strada dove inizia il percorso e che riporta l’intera mappa dell’itinerario.

Nelle immediate vicinanze si trova l’importantissimo complesso archeologico che è la Necropoli della Banditaccia. Insieme a quella di Tarquinia, la Necropoli fa parte dei Patrimoni Mondiali UNESCO dal 2004, come sito che custodisce primi esempi della civiltà etrusca.

Necropoli della Banditaccia – viaggi.nanopress.it

Il suo sviluppo su una via 2 chilometri, si attesta intorno all’IX secolo a.C. Molto celebre in questa area è la Tomba dei Rilievi. Un pregevole sepolcro di tipo ipogeo, appartenuto alla famiglia etrusca Matuna. Scoperta nel 1847 e risalente al IV secolo a.C. al suo interno conservava arredi ed oggetti. Inoltre è l’unica ad avere al suo interno degli affreschi in rilievo con stucco.

La Necropoli della Banditaccia appartiene al complesso del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia ed è visitabile tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 18:30. Il biglietto di ingresso è di 10€, ridotto 2€.

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