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Curiosità dal mondo

Questo luminosissimo buco nero ha catturato l’attenzione degli scienziati

Un buco nero luminoso la cui presenza era già nota, gli scienziati erano convinti si trattasse di una stella, ora si sa che non è così.

Buco nero luminoso-viaggi.nanopress.it

In uno studio approfondito, pubblicato sulla nota rivista Nature Astronomy, gli esperti hanno descritto questo oggetto spaziale come il più luminoso mai visto prima. Si tratta di un buco nero che è stato registarto dagli osservatori.

Ha la caratteristica di essere molto lunminoso, con una massa pari a 17 miliardi di soll. Da decenni gli astronomi sapevano della sua esistenza, ma, vista l’intensa luce emanata, pensavano che si trattasse di una stella vicina.

Con gli approfondimenti attuali hanno scoperto che è estremamente distante. Le sue coordinate sulla sfera celeste sono J0529-4351, che è anche il nome di riferimento. La tipologia di questo corpo celeste è denominata quasar, un genere sconosciuto in passato.

Solo dal 1963 le cose sono cambiate, quando i ricercatori hanno analizzato la luce visibile di 3C 273, studiandone lo spettro, ossia le lunghezze d’onda. Grazie a ciò essi ne avevano compreso la distanza che è a circa 2 miliardi di anni luce.

Buco nero

Quindi, visti i dati emersi, la luminosità di 3C 273 è davvero altissima. In astronomia questa si riferisce alla quantità di luce emessa da un corpo nell’unità di tempo. L’unica fonte energetica che la scienza attuale conosce per questo tipo di luce è data dal materiale che cade in un buco nero supermassiccio, ossia i quasar.

Hanno la crescita più attiva dell’universo e in genere si trovano al centro delle galassie. Il nostro J0529-4351 consuma un sole al giorno ed è alimentato da materiale come gas elio, che si riversa nel buco della galassia circostante e da idrogeno surriscaldato.

Quindi, giornalmente, cade al suo interno una massa pari a quella dell’astro solare. Per ora gli astrofisici non sanno come sia possibile il convogliamento del gas che forma un disco sottile e che aumenta i buchi neri nel centro delle galassie.

Buco nero-viaggi.nanopress.it

Le caratteristiche dello spazio creano un attrito con il disco gassoso che brilla a causa del surriscaldamento che arriva fino a decine di migliaia di gradi Celsius. Questo dato permette agli strumenti di osservare le lunghezze d’onda della luce ultravioletta e di quella visibile.

Bagliore

Ed è il bagliore che si può osservare dalla Terra. La massa di J0529-4351 è enorme, circa 17 miliardi di soli, tanto da renderlo uno dei buchi neri più grandi mai conosciuti. Si deve, però, ricordare che le osservazioni dell’astrofisica non sono in tempo reale.

Necessitano del tempo necessario alla luce per percorrere la distanza tra due corpi celesti, in questo caso tra il quasar ed il nostro pianeta. Per cui, ciò che si vede è l’universo come era quando aveva 1,5 miliardi di anni e oggi ne ha circa 13,7.

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