Mantenere la calma e l’integrità nella notte polare non è affatto facile. E c’è una città che dovrà rimanere senza luce per 2 ben mesi.
La natura ha sicuramente le sue stranezze, come appunto “la notte polare”. Ebbene si, la notte polare si avvicina, mesi senza sole, termometri che mostrano temperature sotto lo zero e molte città in un bellissimo gelo invernale per settimane.
Un nome molto difficile da pronunciare e un’incompatibilità che aliena chi non ama la mancanza di luce. Il luogo in questione è l’Alaska, precisamente Utqiaġvik, ed è l’insediamento più nordico degli Stati Uniti. Da qualche giorno fino al 23 gennaio del 2023 si ritroverà completamente al buio 24 ore su 24, visto che non sorgerà più il sole per ben due mesi.
Gli oltre 4.000 abitanti sono principalmente indigeni e, essendo situati a nord del circolo polare artico, sono abituati a tali condizioni. Le notti artiche sono proprio questo, quindi non dobbiamo sorprenderci se per 65 giorni consecutivi non ci sarà un barlume di luce dalla stella.
Questa parte dell’Alaska è lontana e fredda, ma non sarà completamente buia fino al prossimo gennaio. I residenti, infatti, potranno approfittare della “tregua”, come hanno spiegato gli esperti, con luce sufficiente per sopportare le ore diurne. Tuttavia, non è un caso che Utqagvik sia una città con un osservatorio ecologico.
Qui, infatti, gli scienziati possono studiare l’Artico in completo silenzio e condizioni naturali favorevoli. Soprattutto quando arriva il tramonto, i pianeti e le stelle più luminose sono visibili perfettamente. Questa è una vera scoperta per gli astronomi.
Per questi 2 mesi di buio in questa parte dell’Alaska c’è una spiegazione precisa e molto semplice. Dipende tutto dall’asse terreste e la sua inclinazione. A latitudini come Utqiavik e generalmente nell’Artico, il sole non sorge mai sopra l’orizzonte durante il giorno.
Lo stesso vale per l’Antartide, dove il fenomeno diventa più pronunciato a seconda della vicinanza ai poli geografici. La notte polare è il risultato di quanto appena descritto.
Ciò significa che gli abitanti delle città di Utqiaġvik dovranno essere pazienti se vorranno vivere con più sole. L’alba che più stanno attendendo è quella del 23 gennaio 2023 che avverrà all’ora esatta fissata per le 13:00.
Questa è in realtà una piccola consolazione, poiché il sole sorgerà solo brevemente e potrà diventare più luminoso solo con l’avanzare dei giorni. Entro la fine di Gennaio ci sarà più luce, fino a quattro ore al giorno per l’esattezza.
Ma com’è la vita in questa parte dell’America? Sei anni fa, la città era chiamata Barrow. Il referendum portò a un cambiamento e scelsero di utilizzare la lingua locale, l’inupiat. L’estate è molto breve e, soprattutto, fresca, visto che la temperatura massima non supera i 15 gradi.
In inverno, invece, la temperatura può scendere fino a -45°C. Tuttavia, le opportunità ricreative abbondano, tra cui il football americano, che le squadre della città giocano su campi pittoreschi in riva al mare.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…