I romani avrebbero potuto trovare grandi quantità di un preziosissimo minerale se solo avessero cercato nel posto giusto. E invece i loro tentativi fallirono. Questo è ciò che hanno scoperto di recente i ricercatori.
I ricercatori d’oro, a quanto pare, esistono da sempre. Oggi siamo soliti leggere spesso di gente che parte alla ricerca di preziosi minerali nella speranza di trovarne frammenti o grosse quantità.
Anche i romani, ai loro tempi, erano spinti dalla voglia di trovarne a sufficienza. Ciò a cui ambivano era l’argento e per cercarlo realizzarono degli accampamenti vicino alla zona di scavo.
A scoprire questo aspetto ancora poco noto della storia romana è stato un team di esperti di cui hanno fatto parte esponenti di diversi importanti istituti tedeschi. La squadra ha portato avanti per parecchio tempo questo interessante lavoro di ricerca.
Uno studio condotto dal Dipartimento di Archeologia e Storia delle province romane della Johann Wolfgang Goethe-Universität ha mostrato una parte di storia ancora sconosciuta. Dalle ricerche, durate parecchi anni, gli esperti si sono imbattuti in diverse scoperte straordinarie e a dir poco stupefacenti.
Nei pressi di Coblenza, in Germania, nel I secolo i romani erano alla ricerca dell’argento. Proprio in quelle colline della zona, infatti, stabilirono i loro accampamenti per procedere nella loro missione.
Gli accampamenti dovevano dare rifugio a circa trecento soldati i quali sarebbero stati protetti da recinti e da una quarantina di torri. A poca distanza dagli accampamenti, si trovava poi la zona interessata agli scavi.
Dagli studi è emerso che i romani non riuscirono a trovare il tanto ambito minerale per un pelo: sbagliarono infatti il punto giusto nel quale cercare solo di pochissimi metri.
L’argento in quest’area difatti c’era eccome, tanto che nei secoli a venire ne furono estratte ben duecento tonnellate. A provarne la presenza, erano stati dei depositi particolarmente brillanti nel fiume nei pressi di Bad Ems, ma anche alcuni saggi scritti a proposito di minerali.
Quel che gli archeologi hanno ritrovato è una struttura a scopo difensivo caratterizzata da pali di legno affilati volti ad allontanare qualsiasi tipo di minaccia e pericolo. I due accampamenti si trovano vicino Bad Ems, nella valle di Emsbach.
All’origine degli scavi vi è il ritrovamento da parte di un cacciatore della zona che nel 2016 ha individuato nel terreno qualcosa che gli ha subito fatto pensare che nelle profondità si trovassero dei sotterranei. La sua ipotesi è stata poi confermata dalle immagini aeree effettuate con un drone che mostravano segni nel terreno di diverso colore.
Gli studi hanno rivelato successivamente che si trattava di un campo vasto 8 ettari e caratterizzato dalla presenza di 40 torri. In realtà, il campo non sarebbe mai stato ultimato e i soldati al loro arrivo avrebbero dormito all’interno di tende. Sembrerebbe infatti che sia stato bruciato dopo poco tempo.
Anche il secondo accampamento, più piccolo, ha seguito lo stesso destino. La scelta di distruggere ogni cosa si deve probabilmente alla volontà di non permettere a nessun altro l’accesso in zona.
Durante il regno di Curtius Rufus i romani non ebbero mai successo nella ricerca dell’argento. Ogni tentativo di estrarlo andò sempre in fallimento. Se solo avessero cercato qualche metro più distante, avrebbero trovato una quantità sconfinata di questo minerale, estratto solamente durante i secoli successivi.
La spiegazione della presenza dei campi militari sta ovviamente nel voler difendersi da ogni eventuale intrusione, visto che l’argento era ambito da chiunque. Magari la storia si sarebbe svolta in modo diverso se avessero trovato ciò che stavano cercando e se non si fossero arresi.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…