Dalla street art all’arte barocca, alcune proposte per un itinerario alternativo a Roma.
Siete stanchi di visitare i soliti Colosseo, Fontana di Trevi e Pantheon? Abbandonate cartine e percorsi della Soprintendenza capitolina e avventuratevi nelle proposte più urbane e indie che Roma offre ai suoi visitatori.
Se siete amanti della street art è praticamente impossibile che non abbiate sentito parlare del Trullo. Ci troviamo a Sud-ovest di Roma, nell’area compresa tra la Portuense e la Magliana. Qui tante facciate dei palazzi hanno trovato nuova vita con dei murales giganteschi che raffigurano volti iconici del mondo della letteratura e della contemporaneità. Tra questi si trovano per esempio Frida Kahlo e Gabriella Ferri, Samanta Cristoforetti e Greta Thunberg, senza dimenticare Virginia Woolf.
Merito di un collettivo di artisti che, nell’ottica di una riqualificazione urbana che potesse “colorare” le periferie di Roma ma restituire anche una connotazione culturale e ripopolare i quartieri, hanno pensato di fondere poesia e pittura grazie a sodalizi artistici, come nel caso dei “Poeti Anonimi del Trullo” e i “Pittori Anonimi del Trullo (P.A.T.).
Avrete sicuramente sentito parlare anche di Villa Torlonia e della Casina delle Civette. In questo caso più che sulla stravagante costruzione e residenza storica (che un tempo ospitò anche Benito Mussolini!), vi consigliamo un tour naturalistico alla scoperta di inquilini molto particolari.
Parliamo dei famosi “parrocchetti dal collare” che da alcuni anni popolano le ville e i giardini romani, facendo simpatia ai visitatori e colorando le oasi verdi della Capitale a loro modo. Il motivo per cui questi volatili si siano diffusi in così poco tempo dipende dalla spiccata propensione all’accoppiamento e il cambiamento climatico che ne ha favorito anche la procreazione massiccia. Sembra infatti che i parrocchetti siano particolarmente resistenti alle alte concentrazioni di smog, come quelle che si registrano a Roma. Questo fa sì che Villa Torlonia rientri a pieno titolo tra i territori di nidificazioni di quelli che già molti hanno battezzato come “pappagalli romani”.
Sapevate che a Roma esiste una cupola che fino al 1600 poteva competere con San Pietro? Stiamo parlando della bellissima Basilica di Sant’Andrea della Valle, costruita nel 1591 su volere di papa Sisto V. L’opera, realizzata da Gian Francesco Grimaldi e Giacomo Della Porta, fu inaugurata appunto nel 1622 e all’epoca era la seconda cupola più alta di Roma dopo quella di San Pietro.
Oltre a questo primato, vanno menzionati i bellissimi affreschi che la adornano all’’interno, realizzati da Giovanni Lanfranco. L’artista riesce in un capolavoro barocco di illusionismo a portare il cielo all’interno della chiesa, per lasciarvi incantati mentre osservate il soffitto di questa cupola poco conosciuta ma estremamente bella.
Il Chiostro del Bramante è forse uno degli spazi museali che ospita esposizioni più sperimentali e d’avanguardia. Quella attualmente presente, fino al 29 settembre 2024, si chiama “Emotion” e raccoglie più di venti artisti impegnati in un viaggio di emozioni. Sorpresa, confusione, desiderio, gioia, paura, attesa, angoscia, felicità, orgoglio, eccitazione, nostalgia, ammirazione, sollievo, tranquillità, imbarazzo.
Quante emozioni ispirano un artista? E quante vengono trattenute dentro l’opera? E quali prova uno spettatore davanti a quell’opera? E quante si mantengono nel tempo e quante cambiano e come cambiano? Sono tutte risposte, personali, che potete trovare voi stessi in questa mostra originali e interattiva nel cuore di Roma.
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