Il grattacielo Burj Al Arab, un edificio incredibile, costruito su un’isola artificiale, dall’ iconica forma di una vela.
Si trova negli Emirati Arabi Uniti, il suo nome è Burj Al Arab Jumeirah, ed è uno dei grattacieli di Dubai. La struttura è particolarissima ed è diventata uno dei simboli della città, dove ha sede un hotel da 7 stelle.
Sorge su un’isola privata, realizzata appositamente dai costruttori a circa 270 metri di distanza dalla costa, ed è collegata alla terraferma con un’apposita passerella. L’edificio è alto 320 metri, si trova al terzo posto nella graduatoria dei grattacieli più alti di Dubai.
Ed è al 48esimo tra quelli più alti al mondo. L’ideatore è stato lo sceicco e primo ministro del paese, Mohammed bin Rashid Āl Maktūm, ed i lavori sono iniziati nel 1994 con l’intento di terminare entro il 2000 e così è stato.
L’inaugurazione, infatti, avvenne nel dicembre del ’99. L’esoscheletro di questo colosso è composto da sei barre in acciaio diagonali, lunghe 85 metri e pesanti 165 tonnellate l’una, che uniscono tre portanti e le travi di sostegno.
Il trasporto ha richiesto l’utilizzo di mezzi eccezionali, come un camion da 80 ruote. La collocazione in verticale invece ha richiesto degli argani giganteschi. Lo sceicco che ha commissionato il lussuoso hotel voleva un ristorante tra le nuvole.
Così l’ingegnere Anthony McCarten e l’architetto Tom Wright hanno realizzato il suo desiderio. Il locale si trova a 200 metri sul livello del mare ed è sospeso per 27 nel vuoto grazie ad una decina di travi enormi ancorate al nucleo di cemento dell’edificio centrale.
Il sogno di Āl Maktūm è costato più di 1 miliardo di dollari ed è diventato il simbolo di Dubai. Scendendo all’altezza di 182 metri c’è l’atrio dove si trovano fontane con giochi d’acqua e di luci.
Per cercare di mantenere un clima interno costante, gli operai hanno inserito nell’involucro dell’edificio fibre di vetro. Lo sbalzo termico nel deserto è molto elevato, le temperature possono arrivare anche a 50° Centigradi.
Per questo nell’impianto ci sono sistemi di raffreddamento molto potenti. Per raggiungere la giusta condizione i tecnici, durante l’ultima fase di costruzione, hanno costantemente abbassato la temperatura di 1° Centigrado al giorno.
Tra l’esterno e l’interno c’è uno sbalzo di 20° e questo stato potrebbe creare grandi differenze di pressione e forti venti. La hall, quindi, non ha un’apertura diretta, ma girevole, in modo da non generare fuoriuscita di aria tale da impedire alle persone di varcare la soglia.
L’isola sottostante è una creazione dell’ingegnere Mike McNichols che, per contrastare le onde, in caso di mareggiata, ha realizzato un muro fatto di blocchi esagonali e cavi. Le fondamenta sono fatte con più di 220 pali in cemento armato profondi circa 40 metri.
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