Ogni città d’Italia ha la sua stazione e il numero dei binari, spesso, dipende dalle coincidenze e dal numero dei passeggeri in transito.
Le tratte ferroviarie sono diffuse in tutto il paese e nelle città più grandi ed importanti dove, naturalmente, ci sono più afflussi. Molte anche le coincidenze dei treni che prendono le varie direzioni tra nord e sud.
La stazione che ha un più binari in Italia è Roma Termini con 32 binari. Seguono le stazioni centrali di Bologna con 28, Napoli con 25 e Milano con 24 binari. In quinta posizione ritorniamo a Roma, ma Tiburtina con 20 binari, stesso numero per Torino Porta Nuova, mentre a Firenze Santa Maria Novella scendono a 19.
L’ottavo ed il nono posto spettano a Venezia: alla stazione Santa Lucia che ha16 binari, ed a quella di Mestre che ne ha invece 13. Infine c’è Milano Cadorna con 10. La prima in classifica dunque è la più grande d’Italia e si trova nella capitale.
E’ anche la quinta in Europa per via del numero dei passeggeri che la frequentano. Situata in Piazza del Cinquecento, tra via Marsale e via Govanni Giolitti, è il fulcro del trasporto urbano, regionale, nazionale ed internazionale.
Ha una superficie di oltre 220mila metri quadrati ed accoglie giornalmente circa 850 treni, utilizzati da 150 milioni di viaggiatori ogni anno. Le prime due linee ferroviarie dello Stato Pontificio, furono la Roma-Frascati nel 1856 e la Roma-Civitavecchia nel 1859.
Ben presto si pose il problema di dare un assetto più stabile ai trasporti e, decidere se avere un’unica stazione centrale o una per ogni linea. Il progetto fu dell’architetto Salvatore Bianchi, per quella che è attualmente la Roma Termini.
La sua costruzione risale al 1867 e passava nei vigneti e nei campi del quartiere Castro Pretorio. Già pochi anni dopo, necessitò di un ulteriore estensione per via della popolazione in rapida crescita. Costruirono cosi capannoni provvisori con nuovi binari.
Le autorità competenti nel 1925 incaricarono l’architetto Angiolo Mazzoni di occuparsi dell’ampliamento dello stabile originale. Approvarono il progetto il 3 febbraio 1939 che prevedeva una gigantesca copertura e rivestimenti con i pregiati marmi nazionali.
Dopo l‘interruzione dei lavori per la guerra, nel 1947 il comune dispose un bando vinto dal gruppo Montuori Vitellozzi che completò l’opera con accorgimenti diversi e l’iconica tettoia detta “dinosauro”, dalle linee chiare e moderne.
Venne inaugurata il 20 dicembre 1950 e ancora oggi è così. Il numero dei binari non sempre corrisponde al volume del traffico in entrata ed uscita. Lo scalo di Torino Porta Nuova, ad esempio, ha una media di 70 milioni di passaggi di treni all’anno su 20 binari, mentre Bologna Centrale ne ha circa 58 milioni pur avendo un numero maggiore di binari
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…