La città dove si vive peggio in Italia si riconferma la stessa per il terzo anno consecutivo. Situazione critica in generale per il Sud Italia.
Dal 1990, ogni fine anno il Sole 24 Ore pubblica una classifica delle provincie italiane per analizzare la qualità della vita delle principali città della nostra Nazione. E ogni anno, da ben 33 anni, è sempre una nuova sorpresa.
Tra novità e qualche conferma, ecco quindi i risultati delle analisi di questo 2022 ormai agli sgoccioli.
Per misurare il livello di benessere nelle varie città italiane, le indagini hanno tenuto conto di diversi indicatori quali lavoro, ambiente, salute, sicurezza, servizi, giustizia e cultura. Accanto a questi, sono stati aggiunti poi altri due indici legati all’inflazione sui prodotti alimentari e l’energia, e una classifica sui consumi di gas ed elettricità.
La città in cui si vive meglio in Italia sembrerebbe essere Bologna. Il capoluogo emiliano si è classificato infatti primo per quanto riguarda la categoria demografia e salute, secondo per ricchezza e consumi e terzo per durata del percorso di studi dei giovani.
Le sue uniche due pecche restano i canoni medi di locazione, che incidono sulla metà del reddito dei cittadini, e il settore giustizia e sicurezza che lo fa scivolare il 95sima posizione.
A perdere parecchie posizioni è Milano che vola dal secondo all’ottavo posto. La città del business è stata penalizzata soprattutto per l’aumento generale dei prezzi e delle locazioni.
Infine, Roma perde ben 18 posizioni e precipita al 31° posto a causa dell’alto indice di litigiosità e al basso livello di benessere dei più giovani.
Tuttavia, secondo le ricerche del Sole 24 Ore è al Sud che si trovano le città dove si vive peggio in Italia e a dimostrarlo è la classifica.
Tra le dieci città peggiori, la maglia nera è toccata a Crotone per il terzo anno consecutivo. La città calabrese si è classificata ultima per quanto riguarda diversi indicatori.
Il sindaco del capoluogo ha dichiarato di essere consapevole da tempo della situazione della sua città e del territorio circostante che, come la maggior parte delle località del sud, registra problemi a causa di una mancata attenzione a livello centrale.
Il primo cittadino afferma di attendere per la sua città da circa 20 anni la bonifica dell’inquinamento delle aree industriali e lamenta le carenze infrastrutturali che negano, per esempio, ferrovie a più binari e strade a più di tre corsie.
Le cose non vanno meglio a città come Isernia in Molise, al secondo posto, e Caltanissetta in Sicilia, al terzo posto.
Ecco la classifica:
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