La capitale del Brasile non è quella che la maggior parte delle persone credono. La sua storia recente è particolare e interessante.
Se alla domanda “Qual è la capitale del Brasile?” anche tu risponderesti “Rio de Janeiro”, sappi che la risposta non è esatta.
O almeno, non più. Sì, perché dal 1960 questa città ex capitale del Paese è stata sostituita da una nuova di zecca, costruita appositamente per l’occasione.
Fino al 1891 di Brasilia non c’era alcuna traccia. In quell’anno, mentre la capitale del Brasile era ancora Rio de Janeiro (sin dal 1763), la prima Costituzione repubblicana del Paese dichiarava una volontà ben precisa.
Il Brasile avrebbe dovuto avere una nuova capitale, possibilmente centrale, capace di unificare maggiormente tutti gli stati brasiliani. E questa non avrebbe dovuto essere, ovviamente, Rio de Janeiro, troppo lontana dalle zone più settentrionali del Paese.
Prima che venisse individuata la zona nella quale costruire la nuova capitale passarono circa 30 anni e, una volta trovata, ne trascorsero altri 40 prima dell’inaugurazione.
La nascita di Brasilia è legata al nome di Juscelino Kubitschek, presidente del Brasile dal 1956 al 1961. Costui affidò il progetto urbanistico a Lúcio Costa il quale pensò in un primo momento di iniziare la costruzione del centro città a forma di croce.
La configurazione del terreno, però, non permise questo tipo di progettazione: si optò quindi per la forma di aeroplano. Le due ali corrispondo alle due strade principali: una residenziale, l’altra piena zeppa di uffici, alberghi, banche e ministeri.
Gli edifici moderni che caratterizzano la città, come la Sede del Congresso e la Cattedrale, furono progettati dal famoso architetto Oscar Niemeyer.
Così, il 21 aprile del 1960, più di tremila persone arrivarono da tutto il circondario per assistere al trasferimento della capitale da Rio de Janeiro a Brasilia, una città che oggi è Patrimonio Unesco. Visitare questa città, fatta di vetro, marmo e acciaio, è una continua scoperta.
Durante un viaggio a Brasilia, una delle prime tappe da raggiungere per apprezzare meglio questa moderna città è la Cattedrale metropolitana.
Questa è stata progettata da Oscar Niemeyer ed è una delle principali attrazioni di Brasilia. La Cattedrale non ha di certo nulla a che vedere con le più tradizionali chiese alle quali siamo abituati. La sua struttura in cemento è costituita da pilastri che si innalzano verso il cielo e che le conferiscono più un’immagine simile a un’astronave.
Ancora più bello della Cattedrale è invece il Santuario Don Bosco. SI tratta di un edificio religioso particolarissimo: 80 colonne in cemento sostengono circa 7500 pezzi di vetro di Murano che conferiscono a tutto l’ambiente un alone spettacolare. Il grande lampadario al centro del Santuario illuminano i vetri simboleggiando la volta celeste.
Il Memoriale JK, invece, racconta la storia del presidente Juscelino, le cui reliquie si trovano qui all’interno di una camera mortuaria.
A Brasilia non mancano poi centri culturali e musei. Tra questi ci sono il Museo Nazionale, la Biblioteca Nazionale e il Centro Cultural Banco do Brasil, il museo d’arte contemporanea più importante della città.
Anche il verde non manca in città. Nel cuore di Brasilia si trova infatti il Parque da Cidade dove cittadini e turisti vengono qui a passeggiare e godersi un po’ di tempo all’aria aperta.
Oltre a questo, anche il Parque Nacional de Brasilia è molto apprezzato da chi ama la natura. All’interno del parco si trovano infatti sconfinate aree verdi e piscine naturali dove in estate si può pure fare il bagno.
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