Molte conchiglie che ritroviamo sulla spiaggia hanno un piccolo buco che spesso utilizziamo per farci collane o braccialetti. Ma la sua ragione d’essere è del tutto differente.
Anno dopo anno, non è davvero estate senza le tanto attese vacanze al mare. Che sia per un solo weekend o per un’intera settimana, non si può dire di essere davvero in ferie senza essersi concessi almeno un tuffo tra le splendide acque dei nostri mari o senza aver fatto la tintarella stesi su una delle nostre spiagge da sogno.
Una volta in spiaggia, poi, non possono mancare di certo le romantiche passeggiate sulla battigia, affondando i piedi nella sabbia umida e compatta e lasciando che le onde li accarezzino. Durante le camminate non è raro imbattersi in bellissime conchiglie che spesso e volentieri portiamo a casa come ricordo delle vacanze appena trascorse. Ma cosa sono davvero le conchiglie?
Le conchiglie che troviamo sulle spiagge sono principalmente gusci vuoti di molluschi marini. I molluschi sono animali invertebrati che appartengono a un vasto gruppo biologico e la loro caratteristica principale è appunto il guscio che li protegge. Esistono diverse specie di molluschi marini che abitano gli oceani e i mari di tutto il mondo, e le loro conchiglie variano notevolmente in forma, dimensione e colore.
Il guscio di un mollusco è composto principalmente da carbonato di calcio, che viene secretato dal mantello, una membrana che riveste l’interno del guscio e protegge il corpo dell’animale. Questo processo di secrezione continua nel corso della vita del mollusco, e il guscio cresce insieme all’animale.
Alcune delle conchiglie che troviamo sulla spiaggia, poi, si presentano con un piccolo foro. Quel piccolo buchino che spesso utilizziamo per trasformare le conchiglie in bellissime collane e braccialetti estivi rappresenta in realtà un atto di predazione. Proprio così!
A causarlo è una tipologia di molluschi chiamati comunemente natiche, appartenenti alla famiglia Naticidae, che utilizzano una modalità di caccia del tutto particolare e anche piuttosto lunga.
Questi molluschi Gasteropodi si servono di alcune sostanze chimiche che riescono a sciogliere letteralmente il carbonato di calcio di cui sono ricoperte le conchiglie.
Una volta sciolta la superficie, i predatori utilizzano la radula, una specie di organo boccale a mo’ di trapano per fare un piccolo foro perfettamente circolare.
Questo lavoro può durare anche parecchie ore e solo quando è finalmente portato a termine alla perfezione, il mollusco può infine inserire la sua proboscide per divorare la sua preda viva e consumare i tessuti molli del malcapitato.
Tutte le natiche forano le conchiglie per lo più allo stesso punto, ovvero nella zona più vecchia chiamata umbone dove si trovano gli organi più appetitosi.
Dopo il banchetto e il duro lavoro, i molluschi ripeteranno il lavoro solo con il passare di almeno due settimane.
Il Codice della Navigazione all’articolo 1162 vieta espressamente la raccolta di sabbia, ghiaia, alghe e conchiglie e punisce chi infrange questa regola con una multa da 1549 euro fino a 9.286 euro.
Alcune delle principali ragioni per cui la raccolta di conchiglie è limitata o vietata includono:
È essenziale quindi rispettare le leggi e le regolamentazioni locali riguardanti la raccolta di conchiglie e di qualsiasi altro materiale naturale. Per il bene dell’ambiente e di chi lo abita.
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