In molti credono di conoscere il motivo per il quale l’acqua del mare è salata. In realtà, molti si sbagliano: ecco perché.
Tante persone, nel corso della loro vita, si chiedono perché l’acqua del mare sia salata. Molti credono di sapere la motivazione alla base di questa caratteristica delle acque dei mari e degli oceani di tutto il mondo. Però, in realtà, le cose non stanno come – magari – si potrebbe pensare. Scopriamo – dunque – insieme perché l’acqua del mare è salata.
I mari e gli oceani sono composti da acqua caratterizzata da 35 grammi di sale disciolto per ogni litro. All’interno dell’acqua di mare, possiamo trovare diversi elementi, tra i quali possiamo annoverare lo zolfo, il fluoro, il ferro, il magnesio, il cloruro di sodio ed il calcio.
La quantità di questi elementi può, inoltre, variare in base alla grandezza del mare o dell’oceano presi in considerazione. Ad ogni modo, è molto importante tutelare le acque dei mari di tutto il mondo in ottica di salvaguardia del pianeta.
C’è da dire, però, che l’acqua di mare è ampiamente utilizzata in diversi settori, oltre ad avere anche diversi benefici per il nostro organismo, in quanto disinfetta e sfiamma le piccole ferite o le irritazioni cutanee, nonché stimola la circolazione del sangue, tonificando – al contempo – anche i muscoli e depurando i polmoni. Inoltre è capace di rilassare sia il corpo che la mente.
L’acqua del mare, ma anche quella di oceani, dunque, è caratterizzata da una serie di sali che la rendono più o meno salata, per l’appunto, in quanto la salinità della stessa dipende, in sostanza, dal cloruro di sodio, che, fondamentalmente, è simile al sale da cucina.
C’è da dire, però, che non tutta l’acqua di mare è sempre stata salata, in quanto in un primo momento era dolce, proprio come quella che caratterizza i fiumi. Ovviamente, questo tipo di caratteristica è stata riscontrata dagli esperti nelle acque di miliardi di anni fa, in quanto la concentrazione di sale – al tempo – era minore.
Circa quattro miliardi di anni fa le acque piovane scorrevano per l’appunto sul terreno, dal quale poi venivano trasportati i sali minerali che finivano nei mari, negli oceani ma anche nei fiumi.
Gli esperti – al giorno d’oggi – inoltre, affermano che la salinità dei mari e degli oceani derivi anche dalle sostanze disciolte nell’acqua marina, provenienti – in sostanza – dalla decomposizione delle rocce, nonché dalle emissioni vulcaniche e dagli organismi viventi.
Infine, la salinità dei mari non è collegata solamente alla quantità di cloruro che è stato disciolto all’interno della stessa o dalle temperature, bensì anche dalla loro profondità. L’acqua, infatti, è più salata in superficie e meno salata nei pressi delle foci.
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