Perché gli abitanti della Germania si chiamano tedeschi? Solo pochi sanno il motivo

Gli abitanti della Germania si chiamano tedeschi. Sì, ma il motivo lo sapete? Scopriamo insieme questa curiosità.

Un popolo dalle origini antichissime quello della Germania, che tanto ha dato alla storia in diversi campi, dall’arte alla filosofia, passando per la scienza. Come i romani, sono uno dei popoli che più ha intrecciato la propria storia con quella di altri popoli europei. Una stranezza che li riguarda nella nostra lingua è il fatto di essere chiamati in modo diverso dalla loro appartenenza geografica (e non solo da noi). Sapete perché? Vediamolo insieme.

Perché gli abitanti della Germania si chiamano tedeschi, lo sapete

Quante volte utilizziamo nomi e termini perché da sempre è tradizione, ma non ci siamo magati soffermati a pensare al perché? Sarà capitato a molti di noi moltissime volte. Il popolo abitante della Germania, ad esempio noi non li chiamiamo Germanici, come accade per spagnoli o francesi. Perché?

Una ragione antica come la loro origine, una tradizione che ci portiamo avanti da moltissimi anni fa. Innanzitutto, conoscete l’origine della parola “tedesco”? Ve la spieghiamo noi.

Deriva dalla lingua germanica antica, “theod”. Letteralmente indicava il popolo, il volgo. Un termine comunemente utilizzato per indicare la lingua che veniva utilizzata dal popolo. Col passare degli anni, il termine si è ampliato, finendo poi per indicare chi parlava la lingua tedesca ed infine gli abitanti appunto della Germania.

Le origini del termine “tedesco”

Come mai questa distinzione indicata come “lingua del popolo“? In Germania anticamente convivevano due idiomi. Uno era il latino, l’altro il volgare, chiamato appunto “Theod”. Theod o Thiodisk in latino veniva indicato come “theodiscus”. Ecco dunque spiegato perché gli abitanti della Germania si chiamano tedeschi.

Il termine negli anni è arrivato fino a noi come “tedesco”. Gli stessi tedeschi, quando parlano della loro lingua madre, le si riferiscono come “deutsch”, una sorta dunque di traduzione del temine “theodiscus”.

Il legame tra un popolo e la sua lingua di origine come sapete è molto stretto, dunque dall’indicare l’idioma al definire così gli abitanti di una nazione, il passo è stato davvero molto breve. Potremmo definirla quasi un’anomalia curiosa.

Eppure non siamo gli unici a sottoporre gli abitanti della Germania a questa distinzione.

I tedeschi secondo i francesi

Anche in Francia se ci riflettiamo, in maniera diversa da quanto facciamo noi, i tedeschi vengono indicati in maniera diversa. Diversa anche rispetto a quanto accade da noi.

I tedeschi oltralpe sono indicati come “allemand”. Diversamente da quando succede per noi italiani, per i francesi però la loro terra è indicata come “Allemagne”. Una parola anch’essa molto antica, che nasceva per indicare un antico popolo che abitava dove ora si trova la Germania più orientale, la Svizzera e l’Alsazia.

Segni dell’influenza di questo popolo sono tuttora rintracciabili in Alsazia, al punto che la lingua tedesca parlata in queste zone, viene indicata spesso come dialetto alemanno.

Ciononostante, può accadere che alcuni francesi, prendendo ispirazione dal latino, si riferiscano agli abitanti della Germania come “germanique” ed anche “tudesque”. Particolarità davvero molto interessanti, sono dunque davvero diversi i modi per indicare questo popolo antichissimo. Così antico che la loro origine è ancora origine di dibattito.

Si ritiene che derivino da popolazioni risalenti al III millennio a.C. arrivare dalla Scandinavia e dall’Europa Centrale. Secondo gli storici nel 2500 a.C. questo popolo pare avesse già elementi che ne caratterizzassero una cultura propria, influenzando anche zone dell’Europa Settentrionale e persino la Russia e la penisola scandinava.

Oggi quello tedesco è un popolo noto per eccellere in diversi campi, e la Germania è un territorio prospero ricco di bellezza. Amato non solo per il turismo, ma anche per l’incredibile qualità della vita. Non a caso è una delle mete più scelte per chi decide di trasferirsi all’estero per lavoro.