Alcune barche a alcune navi portano un nome femminile: vi siete mai chiesti il perché? Scopriamo insieme i motivi dietro questa scelta.
In diverse occasioni vi sarà capitato di notare che, sul fianco di ogni barca o sul fianco di ogni nave, è presente l’incisione di un nome. Quest’ultimo è, quasi sempre, un nome femminile, e il motivo è ben preciso. Bisogna sapere che il mondo nautico possiede le sue regole e tradizioni ben specifiche, tradizioni da rispettare in segno di buon auspicio. Chi è in possesso di una qualunque barca, chi lavora in mare nel settore dei trasporti o del turismo, sa bene l’importanza di certe regole e ha imparato a rispettarle.
Tutti coloro che hanno a che fare con questo mondo sostengono che ogni genere di barca, dalle navi enormi ai gommoni, merita di avere un nome ben preciso. Quando si solcano i mari si giunge alla consapevolezza di quanto sia pericolosa e imprevedibile quest’enorme distesa di acqua in continuo fermento: ogni volta che si ritorna al porto non resta che ringraziare la propria barca, amarla e continuare a curarla al meglio. In queste lunghe e tortuose traversate si instaura un vero e proprio rapporto con la propria imbarcazione, ci si affida totalmente a lei e, inevitabilmente, dopo tanti viaggi e cure, ci si affeziona.
Il nome è un elemento importantissimo che deve esser deciso prima di solcare le acque con essa per la prima volta. Inoltre, se l’imbarcazione acquistata dovesse essere di seconda mano e, dunque, possedesse già un nome, non bisognerebbe mai cambiarlo modificandone l’identità. Cambiare il nome di una barca, secondo la tradizione, porterebbe sfortuna. Dare un nome ad una barca è un vero e proprio rito, ma scopriamo insieme perché spesso si assegna un nome femminile.
La tradizione marinara impone tante regole implicite ed esplicite, alcune necessarie alla sicurezza e alla buona riuscita della traversata e altre prettamente legate alle superstizioni e alle tradizioni. Ogni imbarcazione deve avere un genere che prescinde dal suo nome. Secondo la tradizione, le barche della Marina militare sono “maschi”, quelle mercantili sono “femmine”. Comunque sia, il motivo per il quale la tradizione spinge ad assegnare nomi femminili alle barche è legato alla storia.
Infatti, già in antichità e in tempi molto lontani, si usava assegnare nomi femminili alle imbarcazioni per un motivo specifico. Per i marinai la propria imbarcazione era in possesso di un’anima, era una vera e propria entità. Dare un nome da donna significava conferirle sicurezza e fortuna, la presenza di un’entità femminile era rassicurante, sinonimo di protezione, una presenza confortante. La presenza di una donna in carne ed ossa, invece, era di cattivo auspicio.
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