Riappare improvvisamente dopo 40 anni, qualcosa che lascia senza parole perché si pensava fosse ormai estinto da tempo. Vediamo insieme di che si tratta.
Non smette mai di stupirci la natura, con le sue incredibili risorse. Oggi vediamo insieme cosa è accaduto in questa splendida zona del pianeta. Ha a che fare con l’apparizione di qualcosa che qui non si vedeva da tempo e ha lasciato senza parole chiunque vi abbia testimoniato. Parliamo di una specie che si credeva qui ormai estinta da tempo, dunque si tratta di un evento davvero eccezionale. Riuscite ad indovinare di cosa si tratta? Ve lo raccontiamo noi.
Sono davvero numerose le specie a rischio del nostro pianeta. Selezione naturale, cambiamenti climatici, caccia intensiva. Tutti fattori che concorrono alla progressiva sparizione di animali stupendi e particolari, che vengono inseriti nelle liste delle specie a rischio.
Alcune di loro addirittura sono piano piano scomparse da alcune zone, da essere segnalate come “estinte” in alcune parti del pianeta. Capirete dunque lo stupore in questi giorni nell’assistere a questa incredibile scoperta. Riappare improvvisamente dopo 40 anni, un animale che non credevano avrebbero rivisto.
Dove? Ci troviamo in Uganda e precisamente nel Parco Nazionale della Valle di Kidepo. Si trova nella zona più a nord est del paese, precisamente ad 850 chilometri di distanza da Kampala. Visitare questa area protetta è una vera esperienza di viaggio. Basti pensare che per farlo occorrono due giorni di viaggio tramite fuoristrada.
Un parco stupendo che confina con il Sudan, ed è stato istituito nel 1962. Sebbene non sia molto battuto dai turisti, è una delle aree più pregevoli del paese, noto per la sua biodiversità. Si estende per 1442 chilometri quadrati e comprende foreste montane, aree desertiche, ed ospita 80 specie diverse. Tra queste si rintracciano oltre ad elefanti, bufali, leoni, zebre anche il kudu maggiore, l’orice, lo sciacallo, ed anche le più rare giraffe di Rotschild.
A quanto pare se confermata questa presenza, dopo ben 40 dalla loro ultima apparizione, il parco potrà annoverare anche il ritorno nientemeno che dei Licaoni!
Una notizia che ha davvero del sensazionale, perché questa specie considerata in via di estinzione, non si vedeva in questo paese da moltissimo tempo e ora riappare addirittura in coppia.
Molti lo chiamano semplicemente “cane africano”, ma il licaone è noto anche come African Wild dog e Lycaon Pictus. Anticamente lo si poteva trovare nella zona subsahariana dell’Africa, nel deserto e sulle montagne. Pare che le uniche zone dove non si spingeva erano quelle del deserto e della foresta pluviale.
Sono animali dall’aspetto davvero curioso. Sembrano canidi ma molto più snelli e dotati di zampe lunghissime. Il manto può variare dal color marrone, bianco, nocciola. Differisce da altre specie canidi perché dotato solo di quattro dita per zampa. Inoltre è immediatamente riconoscibile per le orecchie molto più grandi rispetto al cranio, di forma arrotondata.
Un esemplare di licaone può arrivare fino a 110 metri di lunghezza per quasi 26 chili di peso. Di norma ama vivere in branchi molto vasti, minimo 4 individui, fino anche ad un massimo di 40.
Ad avvistare questa coppia che riappare improvvisamente dopo 40 anni è stato proprio un ranger del parco. Pare certissima come fonte e come abbiamo visto, il Licaone è un esemplare parecchio riconoscibile.
Gli esperti ora dovranno rintracciarlo per capire qualcosa di più. Innanzitutto sarà fondamentale capire se si tratta di un ritorno temporaneo, magari la coppia si trovava di passaggio per raggiungere altre zone. O magari la biodiversità della zona gli sarà sembrata habitat naturale per stabilirsi in pianta stabile.
Effettivamente secondo gli scienziati, la Valle di Kidepo è ideale oltre che per la componente naturale anche perché in questa zona è impossibile imbattersi in allevatori che in passato hanno dato la caccia senza quartiere a questa specie, contribuendo alla sua estinzione. Un’altra corrente di pensiero ritiene che forse la coppia di animali transitava per raggiungere il vicino Sud Sudan. Certamente ne sapremo di più nelle prossime settimane.
In generale questi esemplari sono animali noti per la loro socievolezza. Non sono particolarmente ostili verso gli esseri umani, se chiaramente non si sentono minacciati. Nei movimenti ed interazioni possono ricordare specie di canidi a noi note come più domestiche.
Secondo gli esperti però potrebbero presto scomparire. Le stime parlano di circa un secolo di permanenza sulla terra. Il motivo è di tipo ecologico e demografico. Ma si spera in questo lungo lasso di tempo di poter trovare una soluzione.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…