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Il patrimonio Unesco in Italia aumenta: entrano a far parte della lunga lista anche i monumenti longobardi, di cui la Penisola è ricchissima. La notizia è fresca di oggi, 27 giugno, e riguarda sette località del Bel Paese che recano ancora tracce evidenti e ben conservate del passaggio dei Longobardi in Italia: il Santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, Cividale del Friuli (Ud), Brescia, Castelseprio e Gornate Olona, entrambi nel varesotto, Benevento e Spoleto.
L’Italia, grazie alla ricchezza di monumenti, siti archeologici e bellezze naturalistiche, occupa un posto di primissimo piano nell’elenco dell’Unesco che raggruppa i siti considerati Patrimonio dell’Umanità: la testimonianza del regno longobardo in Italia, che si estendeva dalle zone settentrionali a quelle meridionali del paese, considerato addirittura la prima nazione italiana, non poteva certo rimanere esclusa.
Tra i siti Unesco più celebri, d’ora in poi bisognerà calcolarne 7 in più: vediamo insieme in particolare di quali si tratta.
Complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia
A Brescia si trova questo monumentale complesso monastico, oggi riconvertito in ‘Museo della città’: ne fanno parte il Monastero femminile fatto costruire dal Duca Desiderio prima che diventasse monarca, in attesa da quattro anni di entrare a far parte della prestigiosa lista Unesco e l’area archeologica monumentale che arriva fino al nucleo capitolino romano.
Tempietto longobardo a Cividale del Friuli
Insieme ad Aquileia e alle Dolomiti friulane, anche il tempietto longobardo di Cividale del Friuli, in provincia di Udine, entra nell’elenco Unesco: oggi il Tempietto è sede del Museo Archeologico Nazionale, dove si possono ammirare molti corredi funebri.
Castrum di Castelseprio – Torba
Il Castrum si trova all’esterno delle mura che cingevano il vecchio borgo alto-medievale: si tratta di un classico esempio di architettura militare, visto aveva scopi difensivi, ma non manca la bellissima chiesa di Santa Maria foris portas.
Chiesa di S. Sofia a Benevento
Si tratta di una chiesa sulle cui pareti sono ancora visibili e ben conservati affreschi altomedievali in classico stile beneventano: oggi nel chiostro della chiesa si trova il ‘Museo del Sannio’.
Santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo
In provincia di Foggia si trova questo santuario del VII secolo, che in epoca longobarda ricoprì la funzione di luogo più importante per i seguaci del culto micaelico, ovvero quello in cui veniva onorato San Michele. la costruzione del famoso santuario di Mont Saint Michel in Normandia, si ispirò a questo complesso.
Basilica di San Salvatore a Spoleto
La basilica si San Salvatore a Spoleto è forse una delle meglio conservate: si possono ancora vedere, sia nella parte esterna che all’interno della chiesa, alcuni elementi decorativi.
Tempietto di Clitunno a Campiello
Questo piccolo gioiellino longobardo si trova in una zona ricca di sorgenti sorgive in provincia di Perugia: in realtà, nonostante la forma a tempio, si tratta di una chiesa dedicata a San Salvatore, la cui costruzione iniziò attorno al V secolo d.C.
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