Bisogna prepararsi al consueto cambiamento dell’ora. Anche in questo autunno è previsto il passaggio dall’ora legale all’ora solare che ci consentirà di dormire un’ora in più, visto che le lancette dell’orologio dovranno essere spostate di 60 minuti indietro.
L’ora solare viene considerata quella più ‘naturale’, in quanto dettata dal movimento apparente del sole nel cielo a differenza di quella legale che è, invece, più strettamente legata solo a una questione energetica, ambientale ed economica.
Introdotta nel 1916 l’ora legale continua ad alimentare polemiche, tanto che fino al 1966, In Italia sono seguiti una serie di tira e molla. Ci ha pensato poi l’Unione europea a disciplinarla stabilendo che ha inizio all’1 della mattina dell’ultima domenica di marzo. In realtà si tratta di una questione mai finita, visto che anche a seguito di referendum l’Ue aveva deciso di abolire l’ora legale, stabilendo che dal 2022 ogni Paese avrebbe fatto la propria scelta: mantenere l’ora solare o quella legale. I piani sono saltati con la pandemia che hanno modificato la scaletta delle priorità e fatto registrare aumenti di pezzo dell’energia elettrica. Per questo motivo dell’abolizione, almeno in Italia, non s’è più parlato.
In realtà che si tratti di passaggio da ora legale a ora solare, o viceversa, si registrano conseguenze per l’organismo umano: problemi legati al sonno o alla fame in particolare. A parte i casi più eclatanti nei quali le persone sembrano soffrire delle stesse conseguenze che si evidenziano in caso di jet leg. Ma per evitare il più possibile fastidi e agevolare le persone questo cambiamento viene fatto di domenica.
Per ovviare ai possibili disturbi provocati dal cambiamento che può avere un impatto anche più evidente sul nostro bioritmo, gli esperti consigliano di iniziare, ancor prima della data fissata per il cambio dall’ora legale a quella solare, a modificare leggermente l’orario di sonno e anche l’esposizione alla luce del mattino dà un messaggio chiaro al nostro organismo e aiuta a regolare l’orologio biologico. Ci sono anche altri suggerimenti per abituarsi a questo cambiamento, una serie di escamotage che aiutano la produzione di melatonina, ormone che concilia il sonno e aiuta a trovare il giusto equilibrio tra sonno e veglia: smettere di mangiare tre ore prima di andare a dormire, di lavorare due ore prima, di utilizzare dispositivi elettronici un’ora prima.
Non resta che vedere quando ci sarà il passaggio in questo autunno 2024. Ebbene bisognerà spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. Inevitabilmente ci troveremo a vivere minor ore di luce pomeridiane, ma di contro potremo dormire un’ora in più.
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