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Partiamo per un viaggio in Nuova Zelanda: ma quando andare in questa terra lontana dalle inestimabili ricchezze paesaggistiche? Trovandosi nell’emisfero australe, le sue stagioni sono invertite rispetto alle nostre, ma a parte questo la si può visitare in tutti i periodi dell’anno, per la varietà di cose da vedere e da fare: l’estate, da novembre ad aprile, è forse il momento migliore per visitare la Nuova Zelanda, ma il consiglio è di evitare il periodo delle feste natalizie, in cui le località turistiche diventano eccessivamente affollate. Nel caso in cui vogliate far coincidere il vostro viaggio con una festa nazionale, non perdetevi il Golden Shears Sheep-Shearing Contest, ossia la gara di tosatura delle pecore: questo evento unico nel suo genere si tiene a marzo a Masterton, ed è un ottimo modo per entrare in contatto con le radici della cultura neozelandese; imperdibile è anche l’International Festival of the Arts, che si tiene per tutto il mese di febbraio degli anni pari a Wellington e celebra la cultura locale ed internazionale.
Essendo le montagne parte importantissima del territorio neozelandese, gli sport invernali sono molto popolari e praticati e richiamano moltissimi turisti: se anche voi siete appassionati di sci, snowboard e affini, il periodo migliore per sciare dall’altra parte del mondo è ovviamente l’inverno australe, che va da maggio ad agosto. Ma rinfreschiamoci un po’ almeno la mente, durante il caldo di questi giorni, perchè proprio ora in Nuova Zelanda è inverno, e la stagione sciistica è al suo picco: l’Isola del Sud, aspra e selvaggia con i suoi paesaggi naturali di sconvolgente bellezza, è ricca di picchi innevati che per la loro maestosità sono stati ribattezzati le “Alpi del Sud”; il Monte Cook, all’interno dell’omonimo parco nazionale, è il paradiso degli sciatori, mentre sulle pendici del Monte Ruapehu si trova il Whakapapa, il più grande comprensorio sciistico del paese. I panorami mozzafiato che si possono ammirare nell’Isola del Sud hanno pochi eguali nel mondo: maestose cascate, foreste antichissime, vallate verdissime che si perdono all’orizzonte, picchi innevati e solitari che si ergono sull’immensità dell’oceano circostante, e ancora ghiacciai, laghi e torrenti. Tutto questo si può ammirare nei bellissimi parchi nazionali dell’isola, come il già citato Mt Cook National Park, il Fiordland National Park, il Westland National Park e anche il Franz Josef Glacier.
Sempre per gli amanti della natura, e soprattutto degli animali, da non perdere è la visita della Stewart Island, la terza isola del paese per estensione, che è il paradiso degli ornitologi: percorrendo i sentieri della parte settentrionale si possono avvistare il tui, il fernbird, il parrocchetto, l’uccello campanello e ovviamente il kiwi, che oltre ad essere il simbolo della Nuova Zelanda e ad aver dato il nome ai suoi abitanti, fa parte degli animali tipici dell’Oceania, tra i quali troviamo molti altri uccelli endemici neozelandesi come il kokako, il kaki, il kea e il tordo nero. Passando invece alla scoperta delle città, la prima da citare è ovviamente la capitale Wellington: vivace centro artistico e culturale, si affaccia su un incantevole porto naturale dell’Isola del Nord davanti al quale si trova il Te Papa, un museo interattivo con il quale ripercorrere la storia della Nuova Zelanda. A Wellington ci sono attrazioni per tutti i gusti, che vanno dalle spiagge frequentate dagli amanti del surf (come quella di Porirua), ai numerosi caffè e ristoranti etnici, dalla casa natale di Katherine Mannsfield, la più famosa scrittrice neozelandese, a edifici come il Beehive, nel quale si trova l’ala esecutiva del Parlamento, e l’Old Government Buildings, la vecchia sede del governo, fino ad arrivare ad ambienti naturalistici come il parco Zealandia e il Native Plant Museum, dove fare una passeggiata sulla cima degli alberi.
Un’altra imperdibile città neozelandese è Auckland, la più grande del paese, che sorge su colline vulcaniche dell’Isola del Nord ed è interamente circondata dall’acqua: la città è famosa per ospitare la più grande concentrazione di polinesiani del mondo, ed attirando visitatori da tutto il Pacifico meridionale ha uno spiccato carattere cosmopolita che si può respirare a Ponsonby, quartiere in cui si trovano molti caffè, ristoranti e mercati che vendono oggetti d’artigianato polinesiani. Per conoscere meglio la cultura maori potete visitare l’Auckland Museum, che espone una mostra davvero interessante sui manufatti e le usanze di questo popolo, mentre per godere dello splendido panorama della città e della zona circostante potete fare un’escursione sull’antico vulcano One Tree Hill, ormai spento. Al largo del vicino Golfo di Hauraki si possono visitare meravigliose isole tra cui citiamo la affascinante Great Barrier Island, che alterna lunghe spiagge di sabbia bianca ad insenature e ripidi crinali, ed ospita sorgenti termali nelle quali rilassarsi godendo delle imponenti foreste di kauri che dominano l’isola.
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