La scoperta appena fatta in Egitto è così misteriosa che è stata definita “una scoperta unica e irripetibile”. Vediamo di cosa si tratta.
L’Egitto è un Paese dove le scoperte non finiscono mai di stupire, un Paese che non smette mai di sorprendere. Proprio nel giorno di Natale, un’équipe di ricercatori polacchi del Centro di archeologia mediterranea dell’Università di Varsavia ha fatto una sorprendente scoperta nella necropoli di Tebe.
La necropoli di Tebe si trova sulla sponda occidentale del Nilo. È una delle mete turistiche più conosciute e frequentate in Egitto, e molti degli oggetti che ammiriamo nei musei di tutto il mondo provengono dalle sue tombe.
Il sito è così importante che nel 1979 è stato inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. In totale ci sono oltre 400 tombe nella necropoli, senza contare quelle nella Valle dei Re e nella Valle delle Regine.
Gli archeologi guidati dal professor Patrick Chudzik hanno recentemente illustrato le loro scoperte, definite “uniche”, e le hanno pubblicate sul Journal of African Archaeology.
Gli scavi hanno portato alla luce nove teste di coccodrillo che erano state sepolte all’interno di due tombe egizie del periodo del Nuovo Regno (XVI secolo a.C.-XI secolo a.C.). I resti dei coccodrilli sono stati rinvenuti all’interno di due tombe appartenenti ad alti funzionari vissuti in quel periodo.
Secondo il dott. Chudzik, questa scoperta è unica nella storia della ricerca in Egitto: i resti sono stati trovati all’interno di sepolture, piuttosto che all’interno di templi.
La scoperta di due tombe nella necropoli ha sollevato molti interrogativi. Il team di archeologi che vi lavora da dieci anni non li aveva mai notati prima, ma solo ora sono stati riconosciuti come appartenenti a due personaggi molto importanti del passato. Una delle tombe appartiene a Cheti, un alto funzionario durante il regno del faraone Nebhepetre Mentuhotep II, mentre l’altro è quello di un anonimo servitore della corte reale.
In tutte e due le tombe c’erano nove teschi di coccodrillo provenienti da zone d’acqua dolce dell’Egitto. Tuttavia, è stata la scoperta delle sole teste a interessare particolarmente gli archeologi. Bisogna quindi capire perché non sono state trovate altre carcasse di coccodrillo, oltre al cranio. Inoltre, a differenza degli Egizi, le teste erano avvolte in un tessuto, in lino, e soprattutto, non avevano nessuna forma di conservazione.
Chudzik ha detto che sono necessarie ulteriori ricerche per capire il mistero delle teste di coccodrillo sepolte.
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