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In Nuova Guinea vivono i meravigliosi uccelli del paradiso, gli esemplari piumati più esotici e straordinari del pianeta: essi popolano parte dell’Australia settentrionale e delle Molucche, ma il loro habitat naturale è soprattutto quello della foresta pluviale della Nuova Guinea alla quale, grazie alla loro presenza, è stato dato il soprannome di Isola degli Uccelli del Paradiso. Per capire il motivo del loro nome basta guardarli: questi uccelli sono dotati di un piumaggio estremamente vivace e variopinto che non si trova nei volatili di nessun’altra parte del mondo, e in più le loro piume hanno assunto delle forme uniche e bizzarre che li rendono affascinanti e sorprendenti. Antenne arricciate e colorate , code lunghissime, placche metallizzate sul petto, becchi variopinti, piume che si dipartono in ogni direzione, senza contare le esuberanti e divertenti danze nella quali si lanciano i maschi per conquistare la loro femmina prima dell’accoppiamento: il magico mondo degli uccelli del paradiso è tutto da scoprire.
Questi uccelli sono così unici e speciali da aver affascinato naturalisti e ricercatori fin dall’Ottocento, quando il naturalista Alfred Russel Wallace, tra i primi a studiarli, diede loro questo nome per sottolineare la meraviglia che risvegliano in chi ha la fortuna di ammirarli. Dalla loro scoperta tuttavia, mai nessuno era riuscito a vederli tutti, ma il fotografo Tim Laman di National Geographic, insieme all’ornitologo Cornell Edwin Scholes, alla fine ce l’ha fatta, e con numeri da record: passando 9 anni appostato nella foresta pluviale come un perfetto boyscout, con più di 39.000 fotografie scattate in 18 spedizioni, è finalmente riuscito a documentare la presenza delle 39 specie dei leggendari uccelli del paradiso, regalando al mondo intero immagini stupefacenti. Per riuscire in quest’impresa, il fotografo ha dovuto arrampicarsi su oltre 140 alberi nell’arco di tutta la sua impresa, e appollaiarsi nelle posizioni più scomode e improponibili per riuscire ad immortalare i momenti della vita quotidiana degli straordinari volatili; un’altra tecnica utilizzata da Laman era quella di camuffare la macchina fotografica tra le foglie e monitorarla a distanza, in modo da riuscire a fotografare anche gli esemplari più belli e rari.
La forma delle piume e delle antenne di questi uccelli sono il risultato di millenni di competitiva evoluzione: troviamo così il rarissimo uccello del paradiso di Wilson, con due antenne arricciate sulla coda; l’uccello del paradiso del re di Sassonia con due antenne sulla testa che possono raggiungere anche il mezzo metro di lunghezza; l’uccello del paradiso dodici fili, con dodici piccole antenne al posto della coda; il parotia occidentale, con un caratteristico “colletto” iridescente sul petto che serve ad attirare la femmina; gli uccelli del paradiso minore e maggiore, con un piumaggio voluminoso e colorato; l’uccello fucile, tutto nero con occhi e petto turchesi; e ancora l’uccello del paradiso reale, rosso fuoco con le antenne verdi. Questi fantastici uccelli sono la meraviglia più affascinante di tutta la foresta pluviale della Nuova Guinea, che pure nasconde altri splendidi e unici animali tra cui farfalle giganti, pesci arcobaleno e mammiferi che depongono le uova; ma nulla eguaglia la bellezza degli uccelli del paradiso, che oggi anche noi possiamo ammirare nella loro magnificenza. Anche tra gli animali tipici dell’Oceania, tra cui si nascondono specie endemiche e rarissime come canguri, koala, kiwi e pesci tropicali, gli uccelli del paradiso rimangono i più affascinanti e unici.
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