Una strana nicchia nella roccia, notata praticamente per caso. Oggi raccontiamo la storia di cosa nasconde questa scoperta.
Quante cose si nascondono nei luoghi dove sembra meno probabile o addirittura impossibile trovarli. Eppure questo 2023 lo potremmo definire pazzerello da questo punto di vista, perché ci ha abituati davvero a notizie curiose, ritrovamenti eccezionali, e molto altro. Oggi qualcosa di inaspettato emerge addirittura da una roccia. E come accaduto anche in altre storie di questo tipo, totalmente per caso. Scopriamo di che si tratta.
Per raccontare la vicenda di oggi rimaniamo nella nostra bella Italia e parliamo di un’Associazione molto attiva nel suo territorio di appartenenza, che è l’Archeoclub Toco Carìa di Girifalco.
Un’associazione locale, che appartiene all’ente Archeoclub d’Italia. Una rete nata a livello nazionale nel 1971, che si occupa di sostenere in maniera attiva studiosi ed esperti in ambito archeologico. Come? Chi ne fa parte si mette a disposizione con competenze diverse, collaborando con le istituzioni locali nella promozione e gestione di monumenti, siti storici e molto altro.
In questo senso l’Archeoclub Toco Carìa di Girifalco è una vera eccellenza in questo ambito. Molto attiva nella sua area, grazie a diverse iniziative volte alla promozione del territorio, che coinvolgono anche molto spesso giovani studenti delle scuole. Girifalco, il comune in cui operano, è un territorio calabrese della provincia di Catanzaro. Una zona davvero molto antica, che sorge su insediamenti neolitici. Non solo, perché l’attuale centro ha anche origini greco bizantine.
E come è facile immaginare, il ritrovamento di una strana nicchia nella roccia, ha a che fare proprio con dei reperti antichi. Lo annuncia lo stesso Archeoclub Toco Carìa, il ritrovamento è opera di alcuni dei loro volontari, e riguarda forse un’antica necropoli.
La scoperta avviene quasi per caso nell’ambito di una passeggiata. La zona del rinvenimento si chiama Bosco Valentino. Qui di recente sono stati effettuati dei lavori di rettifica di una carreggiata, lungo una strada denominata SP59.
I volontari hanno notato una strana nicchia nella roccia. Inizialmente intorno hanno individuato frammenti di ossa umane e resti fittili. Immediatamente allertate le autorità, ad intervenire è la Soprintendenza tramite l’archeologo Alfredo Luga, che insieme al collaboratore Eugenio Donato, anche lui archeologo, e ai carabinieri, hanno immediatamente ispezionato la zona.
Quanto emerso è davvero incredibile e definito da tutti gli esperti intervenuti, come importantissimo. Pare che quanto rilevato in prima battuta conducesse ad una tomba ricavata nel substrato roccioso. Un sepolcro molto antico del quale rimangono i lati nord est e sud ovest.
Durante le operazioni di scavi preliminari, gli archeologi hanno recuperato due brocche in ceramica acroma. Sembrerebbero essere di origine bizantina, più o meno riconducibili al VI-VII secolo. Le prime ipotesi formulate vorrebbero che questa tomba appartenesse ad una necropoli, a sua volta legata ad un villaggio. Un insediamento probabilmente localizzato nelle vicinanze di questa tomba.
Non stupisce gli esperti questo interessante ritrovamento. Il motivo è senza dubbio da ricercare nel fatto che in passato Girifalco ha regalato diversi rinvenimenti di questo tipo.
Secondo gli esperti è una scoperta sensazionale, ed utilissima ad aggiungere un ulteriore tassello nella storia lunga ed antica di questo comune. Aiuterà molto gli studiosi a capire anche qualcosa in più degli insediamenti nell’Alto Medioevo.
L’Archeoclub d’Italia Toco Carìa Girifalco, ha diffuso la notizia con grande orgoglio. Ennesima testimonianza di quanto il territorio di Girifalco sia importante e continui a regalare importantissimi reperti. Grazie anche al lavoro e all’impegno spassionato dei tantissimi volontari.
Già nel 2015 altri importanti reperti sono emersi durante alcuni scavi. In molti auspicano che questi e quelli di recente scoperta, possano un giorno far parte di un museo cittadino, dove valorizzarli come meritano. Intanto, questo è un nuovo traguardo importante per una terra così ricca di storia come la Calabria.
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