L’Italia come gli Stati Uniti, in particolare lo Utah: in questa regione esiste una formazione geologica che sembra ricordarci quelle presenti nei grandi parchi nazionali degli Stati Uniti. Ecco dove.
Ci sono posti sul nostro Pianeta così assurdi, insoliti e singolari che quando ci si ritrova al loro cospetto si ha la sensazione di essere stati teletrasportati su un mondo alieno.
Formazioni geologiche straordinarie che ci fanno capire quanto sia potente la forza della Natura e con quanta cura quest’ultima abbia accarezzato la Terra per interi millenni per dare vita a opere d’arte davvero spettacolari.
Pensiamo alle meraviglie negli Stati Uniti, della Death Valley, a quelle del Grand Canyon o ancora a quelle particolarissime del Bryce Canyon.
Quest’ultimo è uno dei parchi più caratteristici perché è costituito da particolari pinnacoli di roccia dal colore rossastro formati dall’accumulo di sedimenti trasportati da fiumi e laghi nel corso nel tempo. E se ti dicessimo che anche in Italia si trova un luogo simile?
In Alto Adige, precisamente sull’altopiano del Renon tra Monte di Mezzo, Soprabolzano e Auna di Sotto, si trova un luogo straordinario e affascinante, un posto dove la Natura sembra aver giocato bene con martello e scalpello creando delle vere e proprie sculture di roccia.
Oggi queste opere sono conosciute come piramidi di terra e rappresentano uno spettacolo unico e impressionante.
Le piramidi di terra non sono altro che colonne di roccia formatesi dall’accumulo di detriti solidificati. La loro altezza più arrivare fino a 30 metri e ciascuna di queste è caratterizzata da una grossa pietra che sulla sommità le protegge dall’erosione dell’acqua.
La pietra sembrerebbe svolgere un ruolo importantissimo e fondamentale per la loro sopravvivenza: se questa cadesse, infatti, l’intera colonna andrebbe distrutta in pochissimo tempo.
La pioggia e gli altri eventi atmosferici sono i principali nemici di tutto il materiale non protetto dal masso sovrastante le colonne. Essendo argillose, infatti, le colonne a contatto con i fenomeni atmosferici vengono facilmente erose e il materiale corroso viene trasportato a valle.
Ecco perché la morte delle colonne avviene quando il masso che le protegge cade. Ma vediamo nello specifico come si formano queste meravigliose colonne.
Abbiamo già detto che le piramidi sono il frutto dell’accumulo di detriti. Si tratta di materiale morenico, ovvero di depositi provenienti da un ghiacciaio, modellato dall’erosione della pioggia e dello scioglimento della neve. A proteggere il terreno dall’erosione è il grande masso che ne rallenta il processo e dà vita alle colonne.
Gli agenti atmosferici, grazie alla sua presenza, agiscono solo ed esclusivamente sulla parte di terra non protetta. Quando la colonna si assottiglia particolarmente, il masso non può più essere sostenuto e quindi crolla lasciando la colonna in balia dell’erosione.
Ma non tutti i materiali morenici sono in grado di formare le piramidi di terra. La composizione dei depositi è fondamentale per l’esistenza stessa delle colonne. Si tratta infatti di un giusto mix di sabbia e limo, che danno impermeabilità, e di ciottoli e sassi, che danno consistenza.
Anche il clima deve essere favorevole per la loro formazione. É necessario che ci siano piogge intense e distribuite in pochi giorni all’anno per dare la possibilità ai depositi di asciugarsi completamente al sole.
Inoltre non devono esserci venti costanti che porterebbero la pioggia a cadere inclinata e a sbattere di conseguenza sulla colonna bypassando il masso protettivo.
Queste formazioni geologiche sono diffuse in tutto il territorio dell’altopiano, ma le più belle e alte (anche d’Europa) sono quelle dell’Altopiano bolzanino, vecchie circa 25 mila anni.
Tuttavia esistono diversi itinerari pensati per i turisti e i viaggiatori che consentono di visitare queste meraviglie naturali tutto l’anno. I principali sono tre:
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