‘No Civis, no party’ è il video parodia dei bus a guida ottica che sta spopolando nel web: a ritmo di swing, gli autori Silvia Parma, Zap & Ida, Pietro Bonanno e Speedy Gonzeles, fanno un ritratto al vetriolo di questi mezzi pubblici di ultima generazione al centro delle polemiche e delle lamentele dei cittadini. Sede del diverbio è Bologna, la città delle due torri, dove il Civis rappresenta l’appalto più grande degli ultimi anni, per la bellezza di 200 milioni di euro.
Eppure il bus in questione non piace proprio a tutti: in realtà sarebbe meglio parlare di filobus o tram su gomma, con guida assistita, nel senso che non c’è un autista vero e proprio ma una telecamera che segue apposite strisce disegnate sull’asfalto. Ma a dar fastidio ai cittadini, tanto che il comitato del quartiere Mazzini ha creato un apposito sito internet, sono i continui lavori stradali che creano disagi alla circolazione e il timore che il bus a guida ottica non riesca a funzionare nelle zone ad alto traffico.
Senza entrare nel merito della polemica, è curioso notare come i video parodia siano un metodo di protesta sempre più utilizzato dai cittadini: l’obiettivo è quello di far parlare il più possibile di un caso specifico, oltre che regalare qualche minuto di amara comicità. Gli esempi in Italia negli ultimi mesi si sprecano: si va dal video sulla monnezza a Napoli by The Jackal a quello parodia dello spot di Lampedusa creato dal governo per incentivare il turismo nell’isola.
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